Home Attualità Nucleare, la Merkel blocca i reattori in Germania

Nucleare, la Merkel blocca i reattori in Germania

0
Nucleare, la Merkel blocca i reattori in Germania

Roma, 14 mar. (Adnkronos/Ign) – Dopo il grave incidente alle centrali giapponesi in seguito al terremoto e allo tsunami di venerdì scorso, anche in Europa il nucleare torna a far paura. La Cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha deciso di far slittare di tre mesi l'inizio dei lavori per l'estensione della vita operativa dei 17 reattori nucleari del paese. La decisione serve per consentire una nuova valutazione dei rischi.
La Svizzera ha deciso invece di sospendere le procedure in corso relative alle domande di autorizzazione per nuove centrali nucleari. "La sicurezza ha la massima priorita'" ha affermato Doris Leuthard, ministro per l'Energia annunciando oggi la decisione presa. E spiegando di aver chiesto, dopo il sisma in Giappone e il conseguente allarme nelle centrali nucleari nipponiche, un riesame della sicurezza degli impianti esistenti. Una verifica e' gia' in corso presso la centrale di Muhleberg, fanno sapere del Dipartimento dell'Energia. Anche l'Austria si muove e ribadisce la richiesta di stress test per le centrali nucleari in Europa.
"Chiedero' oggi l'organizzazione di test di resistenza per le centrali nucleari in Europa – ha detto al suo arrivo al Consiglio Ue il ministro dell'Ambiente di Vienna, Nikolaus Berlakovich – E questo deve avvenire velocemente". Sono le centrali "resistenti ai terremoti, come funzionano i sistemi di raffreddamento dei reattori?", questi gli interrogativi che dovrebbero essere alla base dei test, "per rassicurare la popolazione", ha detto il ministro. La richiesta dell'Austria, fortemente contraria al nucleare ma confinante con Paesi che hanno centrali (Germania, Slovenia e Slovacchia, ndr), e' stata bocciata dalla presidenza ungherese dell'Ue. "Mi sembra che il Consiglio ambiente non sia il luogo appropriato per una discussione su questo punto", ha dichiarato il ministro per lo Sviluppo, Sandor Fazekas. Una posizione comune a livello europeo potrebbe venire venire domani pomeriggio dal vertice convocato a Bruxelles dal commissario europeo all'Energia, Guenther Oettinger, con i ministri dell'Energia dell'Ue, le autorita' nazionali sulla sicurezza nucleare e gli operatori delle centrali. Oettinger ha spiegato che la riunione è stata convocata per "valutare la situazione in Giappone e vedere se ci sono delle lezioni che possono essere tratte a livello europeo".
L'incontro servira' "ad avere informazioni di primo mano sui piani d'emergenza e sulle misure di sicurezza in vigore", in particolare sui controlli da parte delle autorita' nazionali, sui requisiti di sicurezza in caso di terremoti e sui sistemi per il raffreddamento dei reattori, sottolinea la Commissione. Anche in Belgio si è riaperto il dibattito. "Quello che succede in Giappone avra' un'influenza sulla nostra riflessione a proposito del prolungamento" di vita delle centrali belghe" ha affermato il ministro dell'interno belga Annemie Turtleboom. Il ministro, esponente dei liberali fiamminghi tradizionalmente favorevoli all'energia atomica, ha invitato a "incoraggiare le energie rinnovabili".
Il Belgio aveva infatti deciso nel 2003 di chiudere prpogressivamente tra il 2015 e il 2025 sette reattori delle centrali di Tihange e Doel, ma nel 2009 il nuovo governo, privo di un'alternativa energetica credibile, ha deciso di prolungare di altri 10 anni la vita dei reattori piu' vecchi che si sarebbero dovuti invece spegnere tra quattro anni. In Finlandia il governo ha commissionato all'Agenzia di sicurezza uno studio sui piani di emergenza presso i suoi impianti nucleari in caso di inondazioni e interruzioni di corrente. Nel Paese sono in funzione 4 reattori nucleari e un quinto e' in costruzione, anche se il progetto ha subito ritardi. L'anno scorso il parlamento di Helsinki aveva dato il via libera alla costruzione di due nuovi reattori nucleari. L'emergenza nucleare in Giappone infine fa ribadire al premier australiano
Julia Gillard il suo 'no' alla costruzioni di centrali. "La posizione dei laburisti e' chiara, non puntiamo allo sviluppo di un'industria nucleare in questo paese", ha detto la Gillard intervistata dalla tv Abc, definendo "molto preoccupante" la situazione in Giappone e sottolineando che le prossime 24 ore saranno cruciali. La Gillard ha poi spiegato che l'Australia ha molte fonti alternative di energia, come solare, eolica, che possono permettere di non impegnarsi sul fronte nucleare.

Articlolo scritto da: Adnkronos