Home Cultura e Eventi Cultura La settimana della Terra

La settimana della Terra

0

Arezzo – Anche quest’anno l’Osservatorio Sismologico, sede aretina dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), promuove lo svolgimento dal 23 al 29 maggio nelle sale espositive dell’auditorium comunale di via Montetini, di una settimana divulgativa sulle scienze della Terra con particolare attenzione agli aspetti relativi alla ricerca sismologica.
L’Osservatorio Sismologico di Arezzo, che festeggia quest’anno i suoi primi dieci anni di attività, fin dalla sua apertura ha fatto della divulgazione scientifica uno dei suoi principali punti di forza: incontri con le scolaresche presso la sala conferenze dell’Osservatorio, corsi scientifici presso le scuole, attività di formazione rivolte a insegnanti e volontari della Protezione Civile locale.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Arezzo, si avvarrà dell’ospitalità e collaborazione del Museo dei Mezzi di Comunicazione, l’esposizione permanente che presenta materiali e strumenti messi a disposizione dalle “collezioni Fausto Casi”.
La divulgazione suddetta sarà affidata a una mostra con poster, filmati e audiovisivi, esposizione di strumenti storici e moderni e uso di materiali per esperienze dirette sulla genesi dei terremoti e sulla propagazione delle onde. In particolare, vedrà fra i protagonisti i ricercatori del futuro: gli alunni delle classi terze e quarte di tre scuole primarie aretine (Pio Borri, Monte Bianco e Chimera) che hanno seguito i corsi proposti gratuitamente dai ricercatori dell’INGV.
In alcune delle giornate i ragazzi presenteranno i poster scientifici realizzati grazie alla guida delle insegnanti con le loro produzioni grafiche e testuali e ne saranno relatori: avranno così modo di illustrarli ai coetanei di altre scuole e agli adulti, proprio come se stessero partecipando a una sessione di un convegno scientifico.
“Gli avvenimenti recenti accaduti in Giappone – ha dichiarato l’assessore alla protezione civile del Comune di Arezzo Emiliano Cecchini – al di là della necessità di uno studio mirato alla compressione delle dinamiche che hanno prodotto il tremendo sisma e il successivo maremoto, evidenziano che, malgrado gli enormi sviluppi tecnologici e i rilevanti successi che la ricerca scientifica ha raggiunto nel corso degli ultimi decenni, tanto c’è ancora da fare per approfondire ulteriormente le nostre conoscenze e la comprensione dei fenomeni che possono assumere una connotazione così drammatica a causa della loro forza e imprevedibilità.
E, in questo senso, di pari passo alla ricerca scientifica va incrementato lo sforzo per accrescere in ognuno la consapevolezza del rischio, condizione necessaria affinché nessuno trascuri il pericolo in cui si trova a vivere e con cui è tenuto a trovare forme efficaci di convivenza.
Annuncio peraltro che abbiamo concertato l’ubicazione della nuova sede dell’istituto, anche con un istituto scolastico aretino, per garantirne la presenza sul territorio a lungo termine e massimizzare il trasferimento di conoscenza scientifica tra studenti e professionisti”.
Riccardo Azzara, ricercatore dell'Osservatorio Sismologico di Arezzo: “è un processo culturale che passa attraverso la divulgazione scientifica e la trasmissione delle informazioni sugli sviluppi recenti delle attività di ricerca, mirato innanzitutto alle nuove generazioni che devono diventare il veicolo per trasmettere, anche a quelle più avanti con gli anni, conoscenze, approfondimenti e corretti modi comportamentali”.