Roma, 27 ott. (Labitalia) – "Di fronte all'ennesimo provvedimento contro lavoratori e pensionati, senza un briciolo di condivisione con le parti sociali e di equa distribuzione dei sacrifici, non c'è alternativa allo sciopero generale". Lo dichiara Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl, spiegando che "se neanche il ministro dell'Economia riesce a condividere i contenuti della lettera italiana all'Ue, ben peggiore della missiva inviata all'esecutivo dalla Bce, tanto meno possono accettarla i lavoratori pubblici e privati italiani".
"In particolare – conclude il sindacalista – dare il via libera a licenziamenti per motivi economici, in un momento di crisi, significa lasciarsi andare a una forsennata, pericolosa e inutile politica liberista che si dovrebbe applicare anche a politici e amministratori dello Stato, cioè a coloro che nonostante privilegi e laute indennità hanno contribuito a portare il Paese al punto in cui si trova oggi, senza mai pagarne le conseguenze".

Articlolo scritto da: Adnkronos