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Ambiente: Wwf, al via campo internazionale protezione rapaci

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Ambiente: Wwf, al via campo internazionale protezione rapaci

Roma, 7 apr. – (Adnkronos) – Al via l'11 aprile il ventottesimo campo internazionale per la protezione dei rapaci e le cicogne in migrazione sullo Stretto di Messina organizzato da WWF Italia, Associazione Mediterranea per la Natura e NABU. ''Erano stati contati 3.198 rapaci e ben 1185 colpi di fucile durante la prima edizione del campo 3 decenni fa e nel 2009 erano ben 42.406 rapaci e solo 8 gli spari. Ma non va abbassata la guardia e per questo si replica anche quest'anno. Nei primi giorni di aprile -si legge in una nota del Wwf- i primi censimenti hanno già registrato la presenza di 1.450 uccelli di 18 specie diverse, tra cui i rari Capovaccaio, Grillaio e Albanella pallida''. ''Specie protette dalla legge, come Falco pescatore, Capovaccaio e Cicogna nera, venivano uccise in passato peraltro in periodo di caccia chiusa, da appostamenti fissi vietati, bracconaggio alla luce del sole compiuto da centinaia di persone, migliaia alcuni giorni, a scapito di splendidi migratori il cui unico errore era passare su questa rotta migratoria, fino ad allora conosciuta solo dalle doppiette. Oggi -prosegue il Wwf- gli sforzi di protezione e ricerca scientifica ci hanno permesso di conoscere sempre più i segreti di uno dei fenomeni naturali più straordinari della natura, che porta milioni di uccelli dall'Africa all'Europa ogni primavera''.
Dopo anni di denunce, di manifestazioni, fu Anna Giordano del Wwf a decidere che erano pronti i tempi per un presidio costante del territorio, che iniziò nel 1984 . ''Sono passati trent'anni -rileva il Wwf- da quel primo giorno in cui assistemmo attoniti all'uccisione dei rapaci che passavano in migrazione primaverile sullo Stretto di Messina: era il 1981, avevamo 15 anni, e quel giorno decidemmo fermare le doppiette dei bracconieri. Non dimenticheremo mai ciò che ci disse, 25 anni dopo l'inizio di questa lunga battaglia, un bracconiere tra i più accaniti. Si fermo mentre eravamo in attesa dei rapaci in un punto di osservazione e ci disse che 25 anni prima avevamo ragione, quando sostenevamo che un giorno avrebbero imparato ad amarli e non più a volerli uccidere''.
''Molti -rileva Anna Giordano del Wwf Messina- hanno smesso perché hanno imparato a rispettarli, altri perché ogni anno da 28 anni, presidiamo questi monti dove dall'azione di repressione, si è passati finalmente alla prevenzione, grazie alla decisiva collaborazione delle forze dell'Ordine, Corpo Forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia. C'è sempre qualcuno che prova ancora oggi ad ucciderli, ed è anche per questo che continuiamo a presidiare questa rotta migratoria incredibilmente ricca di specie anche rare e di passaggi, a volte diverse migliaia di esemplari in un solo giorno, per la gioia di chi viene da tutta l'Europa e anche da altri paesi, per aiutarci a difenderli, raccogliendo dati importantissimi per poterli tutelare anche da altri pericoli che incombono silenziosi''.
Dal 10 aprile al 20 maggio in Campania partirà la nuova edizione del campo di vigilanza anti bracconaggio e tutela ambientale, in particolare nella Provincia di Salerno e nel Parco Nazionale del Cilento. La vigilanza sarà svolta da oltre 50 guardie volontarie venatorie Wwf campane e del resto d'Italia, in una operazione straordinaria sia diurna che notturna. La vigilanza riguarderà l'antibracconaggio, la lotta all'inquinamento ambientale, la gestione di rifiuti, la vigilanza ittica, la vigilanza nei parchi oltre a all'attività di formazione e comunicazione. Nell'operazione sono coinvolti Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia di Stato e polizia provinciale di Salerno.

Articlolo scritto da: Adnkronos