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A pranzo verdure di Fukushima

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Tokio, 18 apr. – (Adnkronos/Washington Post)- Riso al curry, guarnito con verdure di Fukushima. Questo il menu del pranzo organizzato alla mensa di un mistero giapponese. Almeno una dozzina di politici, fra cui tre deputati e il ministro degli Esteri Takeaki Matsumoto, si sono seduti a tavola, sorridendo davanti alle telecamere mentre gli venivano serviti piatti di riso con carote, broccoli, funghi e patate. L'evento è uno dei tanti che il governo nipponico sta organizzando per convincere il pubblico a comprare i prodotti della prefettura di Fukushima, teatro della crisi nucleare scatenata dal terremoto e lo tsunami dell'11 marzo. C'è stata anche una vendita in un mercato di Tokio, con tanto di controlli con contatori Geiger, e un'altra presso il ministero degli Esteri. Alcuni deputati si sono fatti vedere mentre compravano asparagi e pomodori e il portavoce del governo, Yukio Edano, è stato fotografato mentre mangiava una fragola in un mercato della provincia di Fukushima. Non è chiaro se queste iniziative, insieme all'invito a dimostrare solidarietà con le aree colpite dal disastro comprandone i prodotti, basteranno a rilanciare l'agricoltura della provincia. Molti mercati stranieri hanno già chiuso le porte. La Corea del Sud ha bandito tutti i prodotti di Fukushima e altre quattro prefetture, Cina e Stati Uniti hanno vietato alcuni prodotti ittici e agricoli della provincia. L'India aveva inizialmente chiuso i suoi mercati a tutti i prodotti nipponici, ma poi ha ridotto il provvedimento. Alcuni prodotti di Fuksuhima sono vietati perché contaminati, ma gli altri rimangono invenduti perché i commercianti non li vogliono, convinti che i consumatori non li compreranno. E anche prodotti coltivati nell'entroterra, molto lontani dalla centrale, subiscono la stessa sorte. Ce ne è abbastanza per far montare la rabbia fra i coltivatori, che ora vogliono ingenti risarcimenti dalla Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima.

Articlolo scritto da: Adnkronos