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Vasai: ‘Aiutiamo il popolo Saharawi’

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Vasai: ‘Aiutiamo il popolo Saharawi’

Arezzo – Dichiarazione del Presidente della Provincia: "Sono molto preoccupato per la sorte dei cittadini saharawi che si trovano nei territori del Sahara Occidentale occupati dal Regno del Marocco, cui siamo legati da un gemellaggio. E' in atto un'intensa attività di repressione e la violazione dei diritti umani a danno della popolazione Saharawi nei territori occupati del Sahara Occidentale da parte dell'esercito marocchino, come risulta anche dalle numerose relazioni di Amnesty International e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite. Dal 10 ottobre scorso si sono accampati alcuni cittadini Saharawi, soprattutto giovani, in modo spontaneo per protestare contro le violazioni dei diritti umani perpetrati dai marocchini nelle zone occupate del Sahara Occidentale, per rivendicare il rispetto dei più elementari diritti umani e per protestare contro la condizione in cui essi sono tenuti dagli occupanti marocchini, senza diritti e senza libertà. Giovani, donne, bambini ed anziani che rivendicano il diritto all’esistenza del loro popolo e alla loro terra: il diritto all’autodeterminazione Il campo saharawi che è cresciuto a dismisura fino a contenere 8.000 tende che hanno accolto i circa 20.000 saharawi provenienti da El Aaiun ma anche da molte zone del Sahara Occidentale, è stato circondato ed assediato dai marocchini per impedire l’accesso e l’uscita.Gli atti di violenza seguiti a tali proteste hanno portato alla morte di diversi cittadini saharawi e alla devastazione dei campi. Invio alla Rappresentanza in Italia della RASD sentimenti di solidarietà di amicizia e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie. Ritengo doveroso da parte della Missione Speciale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale (MINURSO), e dell'Alto Rappresentante per la politica estera e la difesa dell’Unione Europea, del Governo Italiano, farsi promotori verso il Regno del Marocco manifestando loro la protesta e lo sdegno popolare affinché sia garantito il rispetto dei diritti umani nei confronti dei cittadini saharawi dei territori occupati. Vorrei che anche la comunità aretina fosse partecipe di questo dramma e invito il nostro Governo e le autorità internazionali a fare tutto il possibile per accelerare la soluzione della causa saharawi secondo quanto previsto dal Piano di Pace delle Nazioni Unite del 1991 e mai attuato e di intervenire al fine di garantire la costanza dell’informazione e del monitoraggio sul rispetto dei diritti umani, nonché il sostegno e il rispetto delle risoluzioni ONU per il Sahara Occidentale".