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Usa, funzionari della Security per ore su siti porno

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Usa, funzionari della Security per ore su siti porno

NEW YORK – La Sec, l'organismo di controllo di Wall Street, nella bufera per una vicenda di siti porno. Secondo un rapporto disciplinare interno, infatti, decine di funzionari, anche di alto livello, della Security and Exchange Commission hanno passato ore a navigare su siti a luci rosse proprio mentre l'America affrontava una delle peggiori crisi finanziarie degli ultimi 70 anni.
"Durante gli ultimi cinque anni, l'ufficio dell'ispettore generale della Sec ha determinato che 33 dipendenti o contrattisti hanno violato le regole della Commissione, insieme agli standard di condotta etica degli uffici governativi, guardando siti porno, immagini esplicitamente sessuali usando i computer del governo e durante l'orario di lavoro" recita il rapporto, secondo quanto si legge sul sito della Cnn che ne ha ottenuta una copia.
A rendere ancora più grave la cosa, nel rapporto si sottolinea come i dipendenti sanzionati fossero per oltre la metà funzionari di alto livello, con stipendi annuali tra i 99mila e i 223mila dollari. Nel rapporto poi si fa riferimento a un'impiegata che dal suo computer è entrata 1800 volte in siti pornografici nel giro di due settimane, ed ha poi scaricato 600 foto porno nel suo hard disk.
Viene citato anche il caso di un avvocato della Sec che "ha scaricato così tanto materiale pornografico sul computer governativo che ha esaurito lo spazio a disposizione sull'hard drive ed ha incominciato a scaricare su cd e dvd che poi conservava in scatole nel suo ufficio". "E' preoccupante che alti funzionari della Sec passavano il loro tempo tempo guardando siti pornografici piuttosto che intraprendere azioni per aiutare a superare la situazione che ha portato l'economia nazionale sull'orlo del collasso" ha detto il repubblicano Darrell Issa.
Un attacco che non manca poi di passare al piano politico, con un affondo contro la riforma finanziaria caldeggiata da Barack Obama, passata alla Camera e ora in discussione al Senato, che prevede un maggiore potere agli organismi di controllo sul sistema finanziario. "Questo sconvolgente rapporto mette in dubbio la saggezza dell'idea di andare avanti con i piani di dare ai controllori come la Sec maggiore autorità – ha aggiunto Issa – inspiegabilmente, invece di esercitare le già esistenti regole di controllo, i funzionari della Sec erano in altre facende affaccendati".
Il rapporto dell'ispettore generale della Sec è arrivato ai media americani proprio poche ore dopo che Obama ha chiesto con forza a Wall Street di smettere di fare la guerra contro la riforma finanziaria, ritirare le proprie armate di lobbisti e unirsi nello sforzo di creare un sistema che possa prevenire altre crisi.