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Arezzo e la Sismologia

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AREZZO – “La ricerca scientifica e le strategie per la riduzione del rischio sismico”: questo il titolo dell’iniziativa patrocinata dal Comune di Arezzo e promossa dall'Osservatorio Sismologico di Arezzo, sede locale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in occasione dei primi nove anni di attività scientifica e divulgativa sul territorio aretino. Appuntamento dal 26 al 30 aprile presso la Sala Sant’ Ignazio.
“Abbiamo ad Arezzo un osservatorio di eccellenza – ricorda l’assessore Emiliano Cecchini – con cinque scienziati che lavorano nel campo della ricerca e del monitoraggio del territorio per quanto riguarda gli eventi sismici. Conosciamo la forza e l’impeto della natura che solo la prevenzione e la conoscenza possono tentare di contenere. Per questo ritengo utili e importanti iniziative come questa finalizzate ad ampliare la comprensione e la consapevolezza di tutti ”.
La mostra nasce con l'intento di rendere più semplici e comprensibili le principali tematiche sismologiche e per far comprendere come, attraverso la conoscenza della storia sismica di un'area, lo studio della microsismicità e la comprensione dei fenomeni legati alla propagazione delle onde sismiche, sia possibile definire schemi di intervento per la prevenzione dal terremoto.
“Nei nostri nove anni di attività – spiega Thomas Braun dell’Osservatorio aretino dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – abbiamo fatto molte attività finalizzate alla conoscenza della sismologia, in modo particolare con i ragazzi delle scuole, ma anche attraverso convegni e incontri che hanno portato ad Arezzo esperti e studiosi di alto livello. Quest’anno abbiamo voluto ampliare le iniziative con una mostra didattica e un ciclo di conferenze. Per i ragazzi delle scuole abbiamo disponibili 70 posti per mattina e saremo a loro disposizione per far ‘sentire’ il terremoto, informare sulla nostra attività e sulle tecnologie che usiamo. I pomeriggi terremo conferenze su vari argomenti con importanti presenze esterne”.
Il terremoto e le conseguenze devastanti dei suoi effetti sono stati, da sempre, fonte di grande preoccupazione per le popolazioni che vivono in aree ove frequente è la sua ricorrenza.
La mitigazione del rischio sismico è, in ultima analisi, l'obiettivo fondamentale della sismologia.
Le discipline che concorrono agli studi sismologici forniscono nel loro insieme il contributo scientifico alla definizione delle strategie mirate a ridurre le condizioni di rischio.
La mostra sarà inaugurata alle ore 10 di lunedì 26 aprile dal Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi con gli assessori comunali Emiliano Cecchini e Franco Dringoli.
Nei giorni successivi tutte le mattine alle ore 10 è prevista attività didattica con i ragazzi delle scuole aretine con la presenza del personale scientifico dell’Osservatorio mentre il pomeriggio, sempre alle ore 17, sono state organizzate conferenze nelle quali si illustreranno i principali aspetti geofisici, storici, ingegneristici legati agli studi sul terremoto. In particolare lunedì 26 aprile Francesco Bergamaschi (INGV Arezzo) illustrerà “Dagli Appennini alle Ande eventi sismici dell’ultimo anno”, martedì 27 aprile Claudio Moroni (Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e ricercatore presso l’Università di Basilicata) presenta “Chi è causa del suo mal …: come prevenire il danno costruendo in modo corretto”, mercoledì 28 Marco Caciagli (INGV Arezzo) parlerà di “Corsi e ricorsi storici: cosa possiamo apprendere dalla sismicità del passato”. Giovedì 29 aprile sarà Thomas Braun (INGV Arezzo) ad affrontare il tema “Eppur si muove: l'informazione contenuta nella microsismicità” mentre venerdì 30 aprile interverrà Riccardo M. Azzara (INGV Arezzo) con “Effetti speciali: la geologia di superficie e lo scuotimento del suolo”.
Durante i giorni della mostra la Sezione Ragazzi della Biblioteca Città di Arezzo e il Centro di Documentazione Città di Arezzo allestiranno uno stand per la lettura e la consultazione di testi scientifici divulgativi.