Budapest – (Adnkronos) – I fanghi tossici fuoriusciti lunedì da una fabbrica di alluminio in Ungheria hanno raggiunto un braccio secondario del Danubio, il cosiddetto Danubio-Mosoni. Lo ha reso noto Tibor Dobson, portavoce dell'agenzia di protezione civile, precisando che i fanghi hanno raggiunto prima il fiume Raba, affluente del Danubio, alle 5 e 30 del mattino, e poi, quattro ore più tardi, il Danubio-Mosoni.
Questo ramo secondario è separato dal letto principale del grande fiume nei pressi della frontiera con la Slovacchia e l'Austria, per poi riunirsi più a est. Dobson ha inoltre spiegato che il tasso alcalinità del fiume Raba non è elevatissimo, avendo raggiunto i 9pH contro i 6-8pH della soglia di sicurezza.
Intanto squadre d'emergenza stanno cercando di ridurre la tossicita' dei fanghi rossi, costituiti prevalentemente da residui molto corrosivi provenienti dalla raffinazione della bauxite. Tre i villaggi già colpiti dalla 'marea rossa', dopo che si era rotta una barriera che impediva la fuoriuscita dei liquami.
Articlolo scritto da: Adnkronos