Arezzo – Un modo per interpretare la metropoli indiana contemporanea, e per svelare le silenziose commissioni tra realtà e possibilità, sono le immagini esposte nella mostra fotografica di Claudia Roselli nella mostra “Private public Indian Intimacy” allestita nel loggiato di palazzo comunale. La mostra è stata particolarmente apprezzata dal Sindaco Giuseppe Fanfani che è intervenuto all’inaugurazione, insieme al Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caroti a al professore dell’Università di Firenze Raffaele Paloscia.
Una sequenza di scatti della metropoli indiana contemporanea fissati dalla concittadina Roselli che testimoniano il vivere attraverso l’arte della sopravvivenza e dell’arrangiarsi.
Le foto stimolano la riflessione e sono capaci di suscitare emozioni. Raccontano la città da altri punti di vista. Momenti di vita quotidiana interpretabili dal livello del marciapiede, dalle panchine e dalle buste appese sui muri. Storie che si raccontano da sole attraverso la presenza di oggetti che evocano ampiezze interiori, traslate nel tempo e nello spazio.
“Credo che una mostra fotografica – ha detto il presidente del consiglio comunale Giuseppe Caroti – quando ci porta ad una riflessione sia un modo di creare cultura. Le immagini della concittadina Claudia Roselli ci invitano ad un viaggio in India. Scatti che testimoniano le forme di resistenza urbana e le nuove tendenze globali metropolitane”.
“Siamo lieti come amministrazione comunale – aggiunge il Presidente Caroti – di poter collaborare il dipartimento di urbanistica dell’Università degli Studi di Firenze e con l’Istituto italiano di cultura di New Delhi i cui patrocini rendono merito all’importanza della mostra”.
“La presentazione di Private Public Indian Intimacy è un momento – ha spiegato l’artista Claudia Roselli – di apertura e condivisione di parte del corpus più ampio delle diverse investigazioni urbane, afferenti alla ricerca di dottorato”.
Valutazione positiva sulla mostra da parte di Raffaele Paloscia professore ordinario di tecnica e pianificazione urbanistica dell’Università di Firenze che ha concluso: “Claudia è stata una nostra brillante studentessa prima ed adesso dottoranda di ricerca. Ha un occhio profondo al limite tra arte e architettura. Con la mostra ha realizzato un ottimo lavoro sull’India e le immagini ne sono la testimonianza”.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 di ottobre dal lunedì al sabato con orario 8,30-14 e il martedì e giovedì dalle 8,30 alle 18.