AREZZO – Prestigioso appuntamento con la stagione di prosa organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo: giovedì 11 e venerdì 12 marzo, alle 21 al Teatro Pietro Aretino doppio spettacolo di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta interpretato e diretto da Mario Perrotta con le voci amichevolmente registrate da Peppe Barra, Ferdinando Bruni, Ascanio Celestini, Laura Curino, Elio De Capitani. La prima parte, giovedì, è intitolata “ITALIANI CINCALI! Parte prima: minatori in Belgio”, la seconda, venerdì, “LA TURNÁTA – Italiani cincali parte seconda”. Una produzione: Compagnia del Teatro dell’Argine.
Quella di Mario Perrotta è una riflessione che parte da questa parola sconosciuta, “Cìncali”, ovvero: zingari. Così credevano di essere chiamati gli italiani emigrati in Svizzera; pare, invece, che fosse una storpiatura di “cinq”, cinque nel linguaggio degli emigranti padani che giocavano a morra. Per i belgi, gli svizzeri, i tedeschi che chiedevano braccia dopo la seconda guerra mondiale, sud era la Puglia, la Sicilia, la Calabria ma anche il Veneto e il Friuli.
Se sei emigrante la prima cosa che ti devi imparare è che “nna enùta” è solo “nna enùta”, mentre la “turnàta” è per sempre. Due termini per indicare la stessa cosa: il ritorno. Ma la differenza è fondamentale. “Nna enùta” (una venuta), è il tempo di guardarsi attorno veloci, senza mettere a fuoco i luoghi e le facce, per ripartire subito e dimenticare… La “turnàta”, invece, è altra cosa, vuol dire che hai raggiunto l’obiettivo, ti sei sistemato, puoi mettere a fuoco, ricordare le facce e i luoghi perché ora stai per tornarci, definitivamente.