AREZZO – E’ già insolito incappare in un romanzo scritto da una diciannovenne. Ancora più singolare che il tema trattato, pur partendo dall’Argentina degli anni Novanta, sia quello della dittatura del Paese sudamericano, con il dramma dei desaparecidos a fare da filo conduttore.
Una storia bella e intensa che vede come protagonista Leandro (19 anni, esattamente come Irene Mori, l’autrice) appassionato di tango e di ossimori. Un ragazzo come tanti, che conduce una vita serena e che vive la sua fase di crescita cercando di evitare superficialità e luoghi comuni.
Fino al giorno in cui una drammatica scoperta sconvolge la sua vita e lo porta a confrontarsi con una realtà crudele e con un passato agghiacciante.
Opera prima di Irene Mori, giovanissima aretina, “Luce Oscura” ( a proposito di ossimori…), edito da Albatros – Il Filo, verrà presentato proprio ad Arezzo, presso il Comune di Arezzo martedì 18 maggio alle ore 17.30
Un’occasione per incontrare questa giovanissima scrittrice italiana che attualmente frequenta l’ultimo anno presso il liceo “Vittoria Colonna” di Arezzo e il cui interesse per l’Argentina del periodo dittatoriale nasce dalla visione dello struggente film di Hector Olivera “Le Matite Spezzate”.