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Libero arbitrio e responsabilità: chi guida le nostre scelte

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AREZZO – Siamo veramente liberi quando decidiamo di fare o non fare qualcosa? Oppure agiscono in noi, ed al posto nostro, forze ed impulsi che sfuggono al nostro controllo cosciente? Siamo noi o il nostro cervello, o i nostri geni, a guidare le scelte di ogni giorno?

La libertà delle nostre scelte e delle nostre azioni ci appare come uno dei dati più naturali e incontrovertibili. Tuttavia, i progressi delle moderne neuroscienze cognitive rivelano che la consapevolezza delle nostre intenzioni di agire sarebbe soltanto successiva ad un “comando cerebrale” dell'azione. In altri termini, le neuroscienze sembrano stabilire connessioni sempre più strette fra eventi esterni, processi interni, cervello e mente. Tanto da far porre ad alcuni ricercatori la domanda se la nostra "libertà di scelta" non sia in realtà solo un'illusione, dettata dai limiti della nostra parte cosciente.
Ma il fatto che l'azione umana possa essere geneticamente e biologicamente condizionata, rende forse il soggetto umano simile a un automa? siamo quindi equiparabili a delle macchine, sia pure altamente sofisticate?

Di questi argomenti, ed in generale dell'impatto che le neuroscienze esercitano sulla comprensione dell'agire umano, si parlerà nel convegno organizzato venerdì prossimo (21 maggio) alle 17,30 presso l'aula magna del Liceo Scientifico Redi di Arezzo.
Tra i relatori, Pietro Pietrini e Silvia Pellegrini, due fra i più importanti neuroscienziati italiani dell'università di Pisa. Pietrini è uno psichiatra esperto di neuroimmagine e biochimica molecolare, Pellegrini è una biologa esperta nella genetica del comportamento.
Pietro Pietrini, fra l'altro, è noto per essere stato, insieme a Giuseppe Sartori di Padova, consulente tecnico della Corte d'Appello di Trieste in un caso di omicidio, dove per la prima volta in Italia sono stati utilizzati mezzi probatori direttamente ispirati ai progressi delle neuroscienze cognitive e del comportamento.

Previsti anche gli interventi di Corrado Brilli, Avvocato del Foro di Arezzo e dei direttori dei dipartimenti di Neuroscienze (Paolo Zolo) e Salute Mentale (Aldo D'Arco) dell'Azienda sanitaria. Il coordinamento e l'introduzione del convegno sono affidati ad Angelo Bianchi, Psicologo della Asl, e curatore del libro “Manuale di neuroscienze forensi”.