Home Nazionale Lara e Zivago, un amore lungo mezzo secolo e sempre attuale

Lara e Zivago, un amore lungo mezzo secolo e sempre attuale

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ROMA – Mezzo secolo fa, il 30 maggio 1960, moriva in povertà a Peredelkino, vicino a Mosca, Boris Leonidovic Pasternak , scrittore e poeta russo universalmente noto per il suo romanzo 'Il dottor Zivago', tradotto in 29 lingue e portato sul grande schermo con il film omonimo del regista David Lean (1965) interpretato da Omar Sharif e Julie Christie.
Dopo la seconda guerra mondiale Pasternak iniziò la stesura di 'Il dottor Zivago', che venne poi rifiutato dall'Unione degli Scrittori dell'Unione Sovietica perché si trattava di un libro che, seppur fortemente autobiografico, raccontava i lati più oscuri della Rivoluzione d'ottobre. L'opera, che fu bandita dal governo di Mosca, fu causa per l'autore di persecuzioni intellettuali da parte del regime comunista e dei servizi segreti sovietici che lo costrinsero negli ultimi anni della sua vita alla povertà e all'isolamento.
Ad ogni modo il manoscritto del 'Dottor Zivago' riuscì a superare i confini sovietici e il libro, nel 1957, venne pubblicato per la prima volta a livello mondiale in Italia, dalla casa editrice Feltrinelli in una edizione diventata poi storica. Il romanzo si diffuse in Occidente e nel giro di pochissimo tempo fu tradotto in numerose lingue, diventando il simbolo della testimonianza della drammatica realtà sovietica. Nel 1958 'Il dottor Zivago' fruttò a Pasternak l'assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura.
Dapprima lo scrittore inviò un telegramma a Stoccolma esprimendo la sua gratitudine. Alcuni giorni più tardi, in seguito a pressanti minacce e avvertimenti da parte del Kgb circa la sua definitiva espulsione dalla Russia e la confisca delle sue già limitatissime proprietà, con rammarico comunicò all'organizzazione del Nobel la sua rinuncia per motivi di ostilità del suo Paese. Il romanzo fu pubblicato legalmente in Russia solo nel 1988, nel periodo di riforma dell'Unione Sovietica. Nel 1989 il figlio dell'autore, Evgenij, si recò in Svezia per ritirare il premio Nobel spettante al padre 31 anni prima.
La critica occidentale accolse 'Il dottor Zivago', dopo la pubblicazione da Feltrinelli, in modo trionfale. Il romanzo, sviluppando in un grandioso impianto narrativo apparentemente convenzionale il tema della fragilità dell'individuo e quello della solitudine dell'intellettuale nell'oscura violenza della storia, presenta una trama che si snoda nell'arco di mezzo secolo: inizia alla vigilia della prima rivoluzione del 1905 e si conclude con la fine della seconda guerra mondiale. Inevitabilmente tutta la vita dell'autore vi si rispecchia, anche se Pasternak negò sempre di aver fatto con Zivago un ritratto di se stesso.
A distanza di 50 anni l'amore tra Lara e Zivago continua ancora ad appassionare. E' un grande romanzo che racconta "una grandissima passione che non è tramontata", commenta all'Adnkronos Mario Scaccia . "Le grandi passioni esistono sempre – continua l'attore ottantunenne -. Ringraziamo Dio che sia così, perché senza il mondo si fermerebbe".
"L'amore per fortuna – gli fa eco l'attore Andrea Giordana – è ancora il protagonista della nostra vita, vuol dire emozione". "Senza emozione non vivi – aggiunge – , come ci insegna Dostoevskji né 'Le notti bianche'". E sull'elemento di 'clandestinità' che rese la storia d'amore fra Lara e Yurji travagliata ed intensa: "La trasgressione – nota – è certamente un 'peperoncino' in più nel menù. Credo che si possa dire che però poi, bisogna essere anche capaci di amare alla luce del sole".
Della stessa idea Debora Caprioglio che sottolinea: "I sentimenti e le passioni non moriranno mai", e così la storia d'amore fra Lara e il suo Zivago, "è sempre di grande attualità". "Ovviamente cambiano i tempi – aggiunge -, ma noi attori ci rendiamo conto che quando la gente si emoziona nel vedere un film o uno spettacolo significa che certe sensazioni, certe emozioni, come quelle che riuscivano a suscitare Yurji e Lara, non sono tramontate, e meno male".
A sottolineare l'attualità di una passione come quella tra Lara e Yurji, che ''è sempre viva'', è anche lo scrittore Vincenzo Cerami. "Al giorno d'oggi – osserva poi – le storie d'amore non esistono se non sono storie di dolore, e il dolore non manca mai all'uomo e alla donna".
Per la showgirl Maria Monsé "una storia d'amore così forte ed intensa anche oggi è possibilissima. Spesso si condannano queste storie qualificandole esclusivamente come passionali, ma io credo che siano anche molto romantiche. Chi ne è coinvolto magari non ne parla, ma – conclude – vive emozioni autentiche e intense".
L'attrice Giuliana Lojodice parla del romanzo come di un "cult", un punto di riferimento "per tutti coloro che amano vivere le emozioni in modo profondo". "E' una storia bellissima – dice all'Adnkronos – che è sicuramente ricordata da tutti coloro che sanno apprezzare certe solitudini, la bellezza di certi incontri come è stato il mio con Aroldo Tieri".
Infine, più disincantato sul grande amore tra Lara e Zivago lo scrittore Alain Elkann: oggi è una storia ''desueta perché forse nel mondo di oggi tutte le storie d'amore sono desuete''. ''Le storie d'amore ci sono o non ci sono – conclude – e quando ci sono è una fortuna''.

Articlolo scritto da: Adnkronos