Arezzo – Dopo cinque giornate di campionato l'Arezzo occupa il penultimo in classifica con solo 2 punti all'attivo. Dietro solo l'Orvietana che di punti ne ha totalizzato uno soltanto, indovinate dove? Si, proprio al Città di Arezzo. E domenica gli amaranto saranno di scena in casa della capolista Todi. Con queste premesse il futuro dell'Arezzo in questo campionato non appare quello di una squadra che possa raggiungere “una tranquilla salvezza” ma, molto più realisticamente, quello di chi la salvezza se la dovrà sudare sino all'ultimo minuto. Anche oggi la difesa ha preso una rete determinata dalla propria disattenzione più che dalla bravura degli avversari. Sprazzi di gioco si sono visti solo nei primi minuti poi, con il passare del tempo, è come se fosse calata la nebbia. Per arrivare al paradosso che, una volta in superiorità numerica, l'Arezzo non si è mai reso pericoloso se non negli ultimissimi minuti quando, più con la forza della disperazione che con la testa, ha gettato palloni area creando qualche pericolo a Verdelli bravo in almeno due occasioni a deviare in angolo. In conferenza stampa Marco Carrara ha detto che a questa squadra manca la “cattiveria” che hanno gli altri, che pecca nei dettagli. Vero, il goal era evitabilissimo. Si deve correre ai ripari. Le partite passano e di tempo per recuperare il terreno perduto ce ne è sempre meno. Nessuno ha mai pensato ad un campionato di vertice e men che meno a poter tornare subito tra i professionisti ma la situazione attuale appare decisamente critica. L'Arezzo dovrà sudare le fatidiche sette camicie su tutti i campi e contro tutte le sue avversarie. La squadra vista oggi sembra piuttosto vulnerabile da questo punto di vista e con poca personalità. Forse ancora un paio di innesti di qualità sarebbero necessari. Comunque non disperiamo e confidiamo nel lavoro di Marco Carrara. Domenica, come abbiamo detto in apertura, l'Arezzo è atteso da un test importante in casa della capolista Todi. Nulla è scritto e speriamo di vedere già un piccolo passo avanti.
Articlolo scritto da: Marco Rosati