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Addio a Blake Edwards, il regista di ‘Colazione da Tiffany’

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Los Angeles (Adnkronos) – E' morto a 88 anni, il regista e sceneggiatore Blake Edwards. Tra le sue pellicole, celebri 'Colazione da Tiffany', 'La pantera rosa' e 'Victor Victoria'. Considerato tra i maestri della commedia americana al pari di Leo McCarey, Preston Sturges e Frank Tashlin. Il suo gusto per lo slapstick, combinato alla comicità di situazione e a una sensibilità post-freudiana, ha fatto scuola. "Non sarei capace di cogliere la vita se non riuscissi a vedere l'ironia del suo dolore", ha detto una volta in un'intervista. Nato a Tulsa nel 1922, Edwards è figlio d'arte: suo nonno, J. Gordon Edwards, era un regista del muto e il padre, Jack McEdwards, un regista teatrale e produttore. Ha iniziato la carriera come comparsa in un grande studio hollywoodiano, per debuttare nella recitazione ne 'I cavalieri azzurri' (1942) di Henry Hathaway. Grazie all'amicizia col regista Richard Quine, inizia a scrivere sceneggiature per lui tra il 1952 e il 1962. Nel 1953 sposa Patricia Walker, dalla quale ha avuto due figli, Jennifer, ora attrice, e Geoffrey, che ha intrapreso la carriera di regista. Si separa dalla moglie nel 1967. L'esordio alla regia è datato 1955 con 'Quando una ragazza è bella'. E' però con Tony Curtis che il regista si fa notare, raggiungendo fama internazionale, con i film: 'Le avventure di Mister Cory' (1957), 'In licenza a Parigi' (1959) e 'Operazione sottoveste' (1959). La sua fama però resta legata al fortunato serial della 'Pantera Rosa', con Peter Sellers, che inizia nel 1964, portando sullo schermo le imprese del goffo ispettore di polizia Clouseau. Il suo nome è legato a grandi attori come Audrey Hepburn diretta da lui nel film 'Colazione da Tiffany' (1961), Jack Lemmon in 'La grande corsa' (1965) e Bo Derek in '10' (1979). Edwards ha diretto anche 'Victor Victoria' (1982), un film a metà tra la commedia e il musical che gli procura un grande successo di pubblico e di critica, ottenendo una nomination all'Oscar per la sceneggiatura, e 'S.O.B.' (1981), una spietata satira contro lo star system hollywoodiano. Entrambi i film sono interpretati dall'attrice Julie Andrews, sua moglie dal 1969. Il regista ha ottenuto in tutta la sua lunga attività una sola nomination e numerosi premi alla carriera: nel 1988 l'American Comedy Award, nel 1990 quello dei critici di Los Angeles e, nel 1993, il premio Preston Sturges dalla Directors Guild of America, infine l'Oscar alla carriera nel 2004.

Articlolo scritto da: Adnkronos