AREZZO – In una tranquilla domenica pomeriggio di una primavera che tarda ad arrivare una delle pattuglie della Sottosezione di Arezzo Battifolle durante il suo itinerario nota poco dopo il casello di Monte San Savino un furgone con targa polacca fermo in corsia di emergenza, due uomini alle prese con una gomma da cambiare.
Gli agenti come sempre si prodigano nell’aiutare i due malcapitati nel cambiare lo pneumatico, sono dei buoni samaritani per quelle due persone: giovani, che non parlano la nostra lingua. Ma i buoni samaritani vestono anche la divisa della Polizia di Stato, l’occhio è sempre quello di un poliziotto.
Infatti notano subito che il furgone è eccessivamente carico, chiedono i documenti e…sorpresa, la documentazione relativa alla merce trasportata non è in regola, anzi è falsa, tanto che in cabina viene rinvenuta quella vera, con il peso esatto della merce trasportata: 32 “boxes” per un peso di 1800 chilogrammi.
Si, scatole, ma di che????
Gli agenti non vanno tanto per il sottile, ispezionano i “boxes” e scoprono che all’interno di sacchi di juta sintetica vi sono scatoloni con la scritta “made in China” e sin qui va quasi bene, se non fosse che il carico risulterebbe provenire dalla Polonia diretto a Roma, ma il bandolo della matassa si scioglie una volta aperti gli scatoloni: ecco comparire foulard di varie famose marche con tanto di scritta “made in Italy” e non solo anche orologi delle più prestigiose marche. Decine di migliaia di pezzi tutti rigorosamente falsi. Il valore di certo superiore al milione di Euro.–
A questo punto per K.A. di anni 28 e W.R. di anni 42 si sono aperti i cancelli di San Benedetto con l’accusa di ricettazioni merce con marchi contraffatti