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Scuola, Napolitano: ‘No al divario Nord-Sud’

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ROMA – No al divario Nord-Sud nel campo della scuola e dell'istruzione. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ai microfoni di Radio Gioventù, nel corso della trasmissione odierna con il ministro Giorgia Meloni e il giornalista Pierluigi Diaco.

Nel ricordare il suo discorso per l'inaugurazione dell'anno scolastico, il capo dello Stato ha voluto ribadire il "valore dell'istruzione, sapendo che noi dobbiamo in Italia puntare al più alto livello d'istruzione generalizzata e non dobbiamo avere, anche nel campo dell'istruzione, un nord e un sud separati da un divario nelle strutture e nei rendimenti che possa essere gravido di conseguenze negative".

"Dobbiamo avere un forte impegno di tutte le componenti del mondo della scuola – ha detto Napolitano – dal mondo degli insegnanti al personale. Dobbiamo contare molto anche su un giusto raccordo tra scuola e famiglia, però i protagonisti sono gli studenti, i ragazzi che vanno a scuola e devono essere anche loro consapevoli delle proprie responsabilità". "Gli studenti – ha aggiunto il capo dello Stato – devono sapere che per quanto possa essere anche, e lo auspichiamo, ben attrezzata e ben dotata la scuola di tutti i mezzi e di tutte le strutture indispensabili perché s'impartisca una buona istruzione, poi è la risposta degli studenti il fatto determinante. Gli studenti quindi devono, ciascuno individualmente e insieme, in primo luogo nelle classi dove sono riuniti, collaborare ad un elevamento del dibattito anche con spirito critico, anche suggerendo nuovi percorsi formativi".

Quindi, rivolgendosi idealmente a tutti i giovani all'ascolto, il capo dello Stato ha voluto ricordare che "la parola Patria non è retorica. Il senso della comunità, il senso del Paese è certamente un fattore imprescindibile".

Parlando poi del nostro impegno in Afghanistan, Napolitano ha ricordato che i nostri militari si trovano in quel Paese in seguito a una risoluzione dell'Onu. "I nostri ragazzi – ha detto – stanno lì per questo, per compiti di pacificazione e stabilizzazione di un'area dalla quale invece sono partite le offensive del terrorismo internazionale, che sono tali da determinare un terribile peso e un terribile tributo di sangue in Afghanistan, ma sono tali da tendere a colpire qualsiasi Paese".

Il presidente della Repubblica svela poi la colonna sonora della sua vita. "Naturalmente c'e' il patrimonio originario, dato che sono napoletano -spiega il capo dello Stato interrogato sui suoi gusti musicali- ma anche canzoni di altri Paesi, anche di quando ero molto giovane o quando ero un tantino piu' grande: un certo repertorio di canzoni francesi. E poi -continua- anche tra i cantanti e le cantanti italiane: io sono stato in anni non piu' vicini un ammiratore di Mina che e' stata veramente una grande cantante. Oppure un cantante, che non e' solo un cantante, ma anche un musicista e un grande showman come Renzo Arbore, ho sempre apprezzato molto la sua orchestra".

Le nuove puntate di Radio Gioventù sono dedicate a Simone Neri, il giovane di 28 anni morto a Messina dopo aver salvato 8 persone dal disastro dell'alluvione. ''Mi unisco volentieri e con profondo senso di partecipazione a questo ricordo – ha detto il presidente della Repubblica -. Noi veramente ogni tanto scopriamo questi tesori di disponibilità umana di solidarietà, di slancio, di spirito di sacrificio''.

Articlolo scritto da: Adnkronos