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Ricerca sui servizi educativi per l’infanzia nell’aretino

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Scoprire come sono cambiate le esigenze delle famiglie per offrire servizi all’infanzia sempre più efficaci. E’ questo il senso della ricerca sui servizi educativi per la prima infanzia nel territorio aretino presentata nel palazzo della Provincia dalla Vicepresidente Mirella Ricci. "Si tratta di un lavoro che è costato tempo e fatica – afferma Mirella Ricci – e che è stato realizzato dal nostro osservatorio per le politiche sociali insieme alla Fism, federazione italiana scuole materne. La ricerca è stata rivolta alla fascia di età da 0 a 36 mesi, ed ha riguardato tutte le strutture, sia pubbliche che private, che erogano servizi all’infanzia. Il lavoro che ne è scaturito è molto puntuale, perché ha coinvolto non solo gli enti pubblici e le strutture ma anche le famiglie, e l’esigenza che emerge è quella di conciliare i tempi di lavoro con quelli di vita, con conseguente necessità di ampliare i tempi dei servizi all’infanzia". L’analisi, basata su dati 2007 e 2008, evidenzia, oltre al numero totale di minori di età compresa tra 0 e 36 mesi, anche l’incidenza della presenza di stranieri in questa fascia di età, particolarmente rilevante in Casentino dove raggiunge il 21% a fronte del 15,6% della media provinciale. Per quanto riguarda le strutture, nel territorio provinciale ce ne sono 73, 59 delle quali sono nidi di infanzia, mentre la zona con maggior numero di servizi è quella aretina. "Il quadro che emerge è variegato e complesso – spiegano Marco Bonci e Mario Bracci della Fism – e noi abbiamo voluto presentare la realtà dei nidi come unica, coinvolgendo sia il pubblico che il privato, nonostante non ci siano molti momenti nei quali queste realtà si mettono in rete. Sono tre gli aspetti fondamentali che vogliamo sottolineare: la diversità di interpretazione sulla regolamentazione di accesso ai nidi, la necessità di una politica comune sui costi gestionali delle strutture e su quelli per l’utente ed il rapporto tra pubblico e privato, sul quale il dato che emerge è che oggi la percentuale di strutture a gestione privata è pari all’81%, il 46% delle quali sono strutture di titolarità comunale ed il 35% totalmente private. Questa ricerca è finalizzata ad aiutare le scelte non soltanto dei decisori politici, ma anche delle famiglie", concludono presidente e direttore della Fism di Arezzo. I risultati della ricerca saranno illustrati in un convegno in programma martedì 17 marzo alle ore 15 nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia.