Home Cronaca Mafia, Napolitano ricorda Falcone: ‘Esempio morale per l’Italia’

Mafia, Napolitano ricorda Falcone: ‘Esempio morale per l’Italia’

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PALERMO – "Mai come in queste occasioni e davanti a queste memorie sentiamo di essere una nazione e una nazione unita". Cosi' il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha iniziato il suo intervento all'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo dove si commemora il 17° anniversario della strage di Capaci.

"Le amarezze che Giovanni Falcone putroppo conobbe non gli impedirono di fare fino in fondo la sua parte, lasciandoci in eredita' strumenti preziosi da rafforzare e aggiornare via via e da impiegare con determinazione e coerenza" ha aggiunto il Capo dello Stato. "E a questo proposito e' giusto rendere omaggio anche agli uomini di governo, in particolare ai ministri della Giustizia e dell'Interno, e alle forze parlamentari che assecondarono gli sforzi e le idee di Falcone e Borsellino".

"Lo Stato ha avuto in Giovanni Falcone e in Paolo Borsellino dei servitori eccezionali per lealta' e professionalita', dei coraggiosi e sapienti combattenti per la causa della legalita', in difesa della liberta' e dei diritti dei cittadini. Li ricordiamo, e sempre continueremo a ricordarli come grandi esempi morali per i giovani e per tutta l'Italia" ha sottolineato Napolitano.

Parlando ancora di Falcone e Borsellino il capo dello Stato ha ribadito che sono ''esempi di passione civica, di senso delle istituzioni, di abnegazione e spirito di sacrificio, fino all'estremo, nella lotta contro le forze del crimine, della violenza, dell'antistato". E ancora: "Ricordiamo nello stesso tempo Falcone e Borsellino per raccogliere i frutti del loro impegno, per verificare quanto si sia andati avanti e come si debba ancora andare avanti sulla strada da loro tracciata. I frutti restano preziosi: ben diversa sarebbe la condizione della Sicilia e dell'Italia se non ci fosse stato in quest'aula lo storico maxi processo contro la mafia, istruito dal pool di Falcone e Borsellino e affidato, per il giudizio, alla Corte d'Assise presieduta da Alfonso Giordano, giudice a latere Pietro Grasso".

Ma "per sconfiggere la mafia e la criminilita' in Sicilia e nel Mezzogiorno" non bastano la repressione delle forze dell'ordine e l'impegno della societa' civile. "Conta la qualita' della politica, il prestigio delle istituzioni democratiche, l'efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni" ha sottolineato ancora Napolitano.

"Conta la crescita della coscienza civica e della fiducia nello stato di diritto -ha aggiunto il Capo dello Stato- fiducia che costituisce un vero e proprio 'capitale sociale' e che puo' rafforzarsi solo in un clima di rispetto, in ogni circostanza, degli equilibri costituzionali da parte di tutti coloro che sono chiamati ad osservarli. E conta ogni intervento capace di incidere sul divario tra nord e sud, sull'arretratezza, per molteplici aspetti, delle condizioni del Mezzogiorno, sulla carenza di prospettive di occupazione qualificata".

Secondo Napolitano, "anche nel perseguire questi obiettivi, puo' essere determinante la sollecitazione, lo stimolo, la discesa in campo, un nuovo slancio di partecipazione democratica delle giovani generazioni". E ha concluso salutando le rappresentanze dei giovani presenti al bunker: "E' ad esse che guardiamo nello stringerci oggi nuovamente nell'abbraccio solidale ai famigliari di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino e nel ricordo riconoscente del loro sacrificio e della loro opera".

Articlolo scritto da: Adnkronos