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La Provincia contro gli atti criminali di avvenelamento di animali

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La Provincia contro gli atti criminali di avvenelamento di animali

"Continuare a sensibilizzare in merito alla problematica degli avvelenamenti di animali che persiste nel nostro territorio – ha affermato l’assessore alla caccia della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai – Questo è il nostro compito nei confronti di un fenomeno che è in diminuzione rispetto a qualche anno fa, ma che resta preoccupante". Rispetto agli anni scorsi i casi di avvelenamento sono diminuiti, si è passati dalle 116 segnalazioni del 2005 alle 69 del 2008, "ma ovviamente stiamo parlando solo di casi ufficialmente accertati – ha precisato il segretario generale dell’Ente, Gabriele Chianucci – E la cosa più preoccupante è che, se un tempo il fenomeno riguardava solo il mondo venatorio, adesso si è ampliato all’intera nostra società. Con grave pericolosità anche per le persone sta emergendo, infatti, l’uso di gettare bocconi avvelenati nei giardini delle città e negli insediamenti urbani". Le motivazioni sono le più varie: si riscontrano eventi criminosi legati all’attività venatoria, ossia al controllo indiscriminato della fauna selvatica; oppure le faide tra i cercatori di tartufi che uccidono il cane del rivale per procurarsi la zona migliore; si usano esche avvelenate per uccidere colonie feline, piccioni selvatici; bocconi avvelenati posso essere utilizzati a seguito di banali liti di condominio o dissidi tra vicinato. Il maggior numero di episodi di avvelenamento si registra nel comune di Arezzo con 18 segnalazioni, seguito da Civitella della Chiana e Cortona con 6, da Chiusi della Verna con 5. Gli animali maggiormente coinvolti sono i cani, con 34 casi, seguiti dai gatti (21). Numerose le sostanze tossiche utilizzate e molte di facile reperibilità, ma i rodenticidi (comune veleno per ratti e topi) sono quelli più utilizzati. "La Provincia – continua Chianucci – è il punto di raccordo dei dati sugli avvelenamenti, perché poi ha il compito di procedere alle tabellazioni delle zone segnalate". Nel 2008 sono state realizzate cinque tabellazioni (in loc. San Cassiano, Palazzo del Pero, loc. La Mita, Poggio del Drago, Ponticino, San Piero in Frassino, Bucine). "E’ necessaria la collaborazione di tutti – ha concluso Chianucci – Ai cittadini che venissero in contatto con tali situazioni si raccomanda di avvertire immediatamente la Polizia Provinciale che attiverà con celerità tutte le procedure del caso".