WASHINGHTON – I maghi del web che hanno fatto volare sulla Rete la campagna di Barack Obama non riescono a rivoluzionare il sito della Casa Bianca. Nonostante le promesse e l'impegno del nuovo presidente di usare il whitehouse.gov come mezzo di comunicazione immediato ed interattivo con i cittadini, ancora la squadra di 'computer geek' non è riuscita a superare problemi burocratici, arretratezze tecnologiche e, soprattutto, preoccupazioni per la sicurezza.
"E' un territorio ancora inesplorato" spiega al Washington Post, Macon Phillips, il direttore di 'new media' della Casa Bianca, che a soli 30 anni è passato da una posizione di medio livello a quella di "assistente speciale del presidente", a riprova dell'importanza data da Obama a questo aspetto della comunicazione.
Ma, ad un mese e mezzo dal'insediamento, ancora non si sono viste alla Casa Bianca quelle inziative on line che sono state la cifra vincente della campagna elettorale del democratico come l'invio in massa di e-mail o di sms. A parte la mancanza di un'adeguata tecnologia, ci sono anche problemi di sicurezza e di privacy – come la raccolta di e-mail e numeri di cellulare di privati cittadini da parte non di una campagna elettorale ma del governo federale – che forse in un primo momento erano stati sottovalutati.
Non sono mancati i tentativi da parte di Philips e gli altri 'secchioni del computer' in queste settimane: per esempio quando è stato approvato il piano economico da 787 miliardi non solo è stato messo in rete sul sito della Casa Bianca, ma è stata data la possibilità di inviare "commenti, riflessioni e idee". Solo che il server imponeva che i messaggi fossero al massimo di 500 caratteri: cosa che non è piaciuta al pubblico tanto che dopo appena 36 ore la squadra di Phillips è stata costretta ad intervenire riuscendo a farli diventare 5mila.
"Whitehouse.gov non è come BarackObama.com o Change.gov – riconosce Phillips in un'intervista al Washington Post – non stiamo più gestendo una campagna elettorale, ma whitehouse.gov non è solo un sito, ma un modo per dialogare con i cittadini, rimanete sintonizzati". L'assistente personale del presidente infatti assicura che si tratta di un "esperimento aperto", e ricorda che il sito ha già un blog ed un canale di YouTube, che è per esempio, quello su vengono messe le videoregistrazioni dei discorsi del sabato del presidente.