Home Cultura e Eventi Cultura ‘L’anima buona del Sezuan’: progetto di teatro carcere 2009

‘L’anima buona del Sezuan’: progetto di teatro carcere 2009

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“Anime buone e anime dannate” è stato il titolo del laboratorio di formazione e produzione teatrale che ha coinvolto la Compagnia Il Gabbiano, composta dai detenuti della Casa Circondariale di Arezzo, una attività che la compagnia di Gianfranco Pedullà, Teatro Popolare d’Arte, da sedici anni porta avanti con un metodo e un processo di lavoro articolato in vari momenti di incontro: formazione del gruppo, apprendimento degli elementi primari della comunicazione teatrale, gestione consapevole dell’incontro con il pubblico. Il risultato del laboratorio di quest’anno sarà presentato lunedì 29 giugno alle ore 16.00 presso la Casa Circondariale, in via Garibaldi ad Arezzo. E’ Bertolt Brecht l’autore scelto per questa particolare produzione teatrale. Si tratta dell’opera “Anima buona del Sezuan”, una parabola scenica in prosa e in versi scritta fra il 1930 e il 1942 nel pieno della violenza delle dittature nazi-fasciste degli anni Trenta del secolo passato. L’opera teatrale narra della discesa degli dèi in una provincia povera del Sezuan (regione di un’antica e immaginaria Cina) colpita dalla carestia, per verificare la bontà dell’anima umana. Nella loro visita, incontrano vari personaggi fra cui l’acquaiolo Wang e la prostituta Shen te, che – dopo molti rifiuti – li ospita nella sua misera abitazione ricevendo dagli dèi un premio in denaro. Parte da qui una vicenda, trattata liberamente dalla compagnia Teatro Popolare d’Arte, sia dal punto di vista drammaturgico, che di ricerca dei margini di residua “bontà” nel nostro mondo e di “felicità” ancora possibile.