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Il boss Gambino è arrivato a Roma

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ROMA – E' arrivato questa mattina dagli Stati Uniti all'aeroporto di Fiumicino di Roma il boss Rosario Gambino. L'arrivo era previsto per ieri ma l'uomo, coinvolto nel processo 'Pizza Connection', ha avuto un malore e la partenza era stata rinviata. Accompagnato da funzionari dello Sco, Servizio Centrale Operativo del ministero dell'Interno, Gambino giunge in Italia proprio durante le celebrazioni per l'anniversario della strage di Capaci, nella quale mori' il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta.

Rosario Gambino, palermitano di 67 anni, esponente di spicco dell'omonima organizzazione mafiosa newyorkese, considerata una delle cinque famiglie piu' potenti della ''Cosa nostra'' americana, e' giunto in Italia, espulso dagli Stati Uniti. Dopo aver terminato di scontare una condanna a 22 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti, Gambino, non avendo mai conseguito la cittadinanza statunitense, scontata la pena, e' stato colpito da un provvedimento di espulsione, come previsto dalle leggi americane.

Gambino, in Italia, era latitante dal giugno 1980, quando nei suoi confronti venne emesso dall'allora Giudice Istruttore Giovanni Falcone, un mandato di cattura per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di indole mafiosa (all'epoca non esisteva il reato di associazione mafiosa configurato nell'art. 416 bis C.P.) e per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Emigrato negli Usa negli anni '60, insieme ai fratelli Giovanni e Giuseppe, era riuscito a conquistare un ruolo di vertice all'interno della 'Gambino family' di New York, capeggiata dal boss Carlo Gambino, capo indiscusso di quell'organizzazione, che, era giunto a comandare 25 clan con oltre 950 affiliati.

Secondo l'Fbi, l'attuale capo della famiglia Gambino sarebbe John Jackie Nose D'Amico, strettamente collegato al boss John Gotti. Nell'ambito delle diverse attivita' illecite della famiglia mafiosa, Rosario Gambino ed i suoi fratelli hanno, da sempre, gestito il business del traffico di droga ed il conseguente utilizzo dei proventi illeciti in proficui investimenti negli Usa.

Nel 1979, i fratelli Gambino vennero coinvolti nelle indagini sul presunto rapimento dell'ex banchiere Michele Sindona, abituale frequentatore, durante la sua permanenza negli Usa, della famiglia Gambino. Fu il Giudice Giovanni Falcone a interessarsi dell'episodio che coinvolgeva il bancarottiere, evidenziando il ruolo gestionale avuto dalla mafia siculo-americana nel sequestro in questione.

Nelle indagini svolte all'epoca, emerse che il ''regista'' della vicenda era stato il fratello, Giovanni Gambino, detto ''John''. Il nome di Rosario Gambino e' legato ai grandi processi di mafia, tra cui la nota indagine sul vasto traffico di droga tra Italia e Stati Uniti d'America del 1979, meglio conosciuta come ''Pizza Connection''.

Per le sue attivita' criminali nel settore degli stupefacenti, negli Stati Uniti, Gambino, nel 1984, fu condannato dai giudici americani a 45 anni di carcere, scontandone 22. Nel marzo 2007, e' stato scarcerato dal Federal Correctional Institute di Terminal Island in California ed internato nel centro per immigrati di San Pedro, in California, per essere poi espulso.