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Finanziaria, il governo incassa la fiducia

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ROMA – Via libera della Camera alla fiducia sulla Finanziaria 2010. L'aula di Monteciotrio ha dato l'ok con solo 17 voti di scarto: i voti favorevoli sono stati 307 i voti contrari 290 e gli astenuti 2.
Le tensioni nella maggioranza "spero che si risolvano" aveva detto poco prima Umberto Bossi in Transatlantico rispondendo ai cronisti che gli chiedevano della presa di posizione di Gianfranco Fini contro la decisione del governo di porre la questione di fiducia sulla manovra finanziaria. "Io sto con la maggioranza, sto con Tremonti. Se mettono la fiducia – rimarca il ministro delle Riforme – è perché ci sono dei dubbi che succedano pasticci". Comunque, assicura il leader della Lega, "sono cose che si superano".
"Con Fini il rapporti sono sempre stati molto buoni, non sono queste le cose che causano divisioni. Assolutamente", ha detto a stretto giro il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti a margine delle votazioni.
''Il problema è sempre quello: si pone sempre la fiducia per evitare assalti alla diligenza della finanziaria. Di fronte agli emendamenti che avanzano, il governo a volte si sente costretto ad utilizzare la fiducia'', ha detto stamattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, in una intervista a 'Unomattina'.
La manovra economica è ''un atto fondamentale della politica del governo'' e ''la richiesta voto di fiducia coerente con il vincolo che lega esecutivo e Parlamento: non è espediente deplorevole, ma una diretta assunzione di responsabilità'', ha affermato Fabrizio Cicchitto, in aula a Montecitorio, replicando indirettamente a Fini.
"Noi dell'Italia dei Valori riteniamo che questa non sia una finanziaria ma, piuttosto, un 'carnevale' degli evasori fiscali", è il commento del presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "E' una finanziaria di cartone – aggiunge Di Pietro – verso la quale questo governo ha dovuto chiedere la fiducia perché neppure i suoi membri credono di poter giustificare il ricorso agli evasori fiscali per sistemare i conti dello Stato. Se sono evasori – conclude – non penseranno certo allo Stato ma solo agli affari loro''.

Articlolo scritto da: Adnkronos