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Febbre suina, colpiti 4 studenti: aule deserte a Napoli

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Febbre suina, colpiti 4 studenti: aule deserte a Napoli

MILANO – Pioggia d'assenze nelle due scuole di Napoli dove quattro studenti sono stati contagiati dal virus A/H1N1. Tre casi di influenza suina sono stati riscontrati presso l'Istituto Suor Orsola Benincasa, la cittadella monastica posta alle pendici del colle Sant'Elmo che ospita scuola d'infanzia, primaria, secondaria e tre diversi licei, mentre un caso di contagio si è registrato presso la scuola media statale A. Belvedere. "Lunedì 14 è iniziata la scuola e già dal giorno dopo due ragazzi si sono assentati per febbri e malori sospetti – spiega il preside dell'istituto Suor Orsola Benincasa Lucio D'Alessandro – finché è arrivata la conferma: si trattava di suina. Ora c'è un terzo caso sospetto. I tre ragazzi appartengono tutti alla stessa classe, per questo abbiamo interrotto le lezioni e deciso di comune accordo con i genitori di lasciare i compagni a casa per un po' di giorni. La percentuale di assenze nelle altre classi è alta, i genitori hanno paura. Per questo motivo oggi a scuola saranno presenti rappresentanti del servizio di prevenzione e di epidemiologia della Asl Napoli 1, il servizio di Medicina Scolastica, al fine di fornire alle famiglie eventualmente presenti notizie utili in relazione all'influenza da nuovo virus A/H1N1". "A scuola ci sono parecchi assenti – spiega dal canto suo Teresa Marchese, collaboratice del preside della scuola 'A. Belvedere' – I genitori sono molto allarmati, nonostante la ragazza risultata positiva al virus ora stia bene la situazione stenta a tornare alla normalita'".

Dal canto suo il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio" ha fatto sapere: Mi vaccinerò contro l'influenza stagionale perché ho già compiuto 65 anni, ma non mi vaccinerò contro l'influenza pandemica". Oggi all'università Bicocca di Milano, a margine di un congresso internazionale sui farmaci, ha inoltre ribadito: "Il vaccino anti-H1N1 sarà pronto come abbiamo sempre detto tra il 15 ottobre e il 15 novembre non abbiamo motivo di pensare che ci siano ritardi importanti. Può darsi che ci siano" dei ritardi, puntualizza il viceministro, "ma le prime dosi dovrebbero arrivare nei tempi previsti".

Il viceministro lancia poi un monito: "Dare i numeri su casi e decessi attesi per la nuova influenza A non è una buona idea. E' molto difficile fare previsioni precise". "Invito responsabilmente tutti gli scienziati che vogliono dire la loro – aggiunge – a partecipare pure al dibattito con le loro idee. Ma devono evitare di diffondere allarmismo e soprattutto lasciare che siano gli epidemiologi dell'Istituto Superiore di Sanità a dare questo tipo di informazione". Il viceministro ricorda che "in questi casi le previsioni vengono fatte in base a modelli matematici che tengono conto di parametri molto complessi". Un esempio per tutti: "Calcolare in una situazione di pandemia le morti attese in base al numero di casi confermati è un errore. In caso di pandemia, infatti, si smette di confermare i casi, perché i casi ritenuti reali diventano, in un quadro di pandemia, quelli sospetti e non quelli confermati virologicamente perché la verifica non si può fare per tutti", precisa Fazio.

Il viceministro annuncia inoltre che sono in arrivo già entro questa settimana le linee guida del ministero del Welfare sui casi gravi di nuova influenza A. "Mercoledì discuteremo nell'Unità di crisi del ministero le misure che abbiamo predisposto per questi casi acuti di polmonite. E mercoledì stesso, massimo giovedì, emaneremo una circolare o ordinanza per spiegare alle Regioni come devono comportarsi in questi casi". "Al momento attuale non si sono verificate mutazioni del virus H1N1. L'andamento di questa influenza continua a essere più benigno del previsto", aggiunge Fazio, che nelle scorse settimane aveva stimato un numero di casi gravi in Italia pari a circa un paio di centinaia. "Credo – sottolinea allora – che in tutta questa vicenda sia opportuno dare ai cittadini una comunicazione precisa e trasparente, come fin dall'inizio ha fatto il Governo. Teniamo diritta la barra, proseguiamo nella direzione intrapresa – aggiunge – non ci sono motivi di preoccupazione legati agli avvenimenti degli ultimi giorni. Un decesso come quello della donna di Messina ce l'attendevamo".

Quanto alla donna morta a Messina "è possibile, se non probabile, che sia la prima vittima reale dell'influenza A in Italia". "Quando siamo venuti a sapere di questo decesso – spiega Fazio – ho chiamato subito l'assessore siciliano alla Sanità, Massimo Russo, e abbiamo disposto un accertamento combinato. In questo momento si trovano in Sicilia anche i nostri funzionari del rischio clinico. Ci daranno una risposta e poi ci sarà anche il risultato dell'autopsia". Ma, ricorda, "casi come questi erano attesi".