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Cori razzisti allo stadio

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ROMA – "Gli arbitri, di fronte a comportamenti di questo tipo, devono sospendere le partite, cosa che non è invece avvenuta a Cagliari. In questi casi il provvedimento è ben determinato. La sospensione della partita fa parte del regolamento e il regolamento deve essere applicato".

Lo ha detto, in un'intervista a R101, Sergio Campana, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, commentando i cori razzisti contro l'attaccante dell'Inter, Mario Balotelli, durante la gara di campionato ieri a Cagliari.

"Credo che un gesto del genere – ha aggiunto Campana – sarebbe molto istruttivo da parte dell'arbitro e creerebbe un precedente molto importante. Di fronte a questi cori gli arbitri ritengono probabilmente che la partita sia ancora regolare e, prima di interrompere, aspettano che il fenomeno diventi talmente vasto da disturbare il corretto svolgimento dell'incontro".

"Una grande nazione non può più permettere ciò che accade dentro gli stadi di calcio", commenta Alessandra Mussolini (PdL), presidente della Commissione per l'Infanzia e l'Adolescenza, intervenendo nel dibattito a seguito dei cori razzisti di ieri allo stadio di Cagliari e dei lanci di bombe carta all'interno dello stadio Olimpico di Roma.

"Invece di pensare a costruirne di nuovi, vi è la necessità di punire ed educare – sì, educare – migliaia di soggetti che non trovano meglio da fare che lanciare bombe carta e insultare giocatori della squadra avversaria con slogan razzisti", dice la Mussolini in una nota.

"Anche domenica scorsa a Siena – ricorda la parlamentare del Popolo della Libertà – di fronte alle meschine invettive contro il giocatore De Rossi non si è mosso nulla. "Tenere in piedi un movimento del genere non solo è dannoso per la cultura e lo sviluppo sociale dell'Italia ma costituisce un pericolo per bambini ed adolescenti, i quali osservano come dentro gli stadi di calcio si può fare e dire tutto nella totale impunità e nella totale inerzia delle Società''.

''Un episodio resta tale, ma se le intemperanze sono costanti – insiste la Mussolini – siamo di fronte ad una priorità da affrontare. Pertanto, diventa improcrastinabile un intervento decisivo delle autorità competenti per colpire duramente chi inquina gli stadi con le intimidazioni e il razzismo. Tutti sanno dove andare a prendere i responsabili ma nulla si muove: è ora -conclude- di pensare a fermare questa vergogna che infanga l'Italia".

Articlolo scritto da: Adnkronos