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Consumi, niente ‘tagli’ sotto l’albero

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Consumi, niente ‘tagli’ sotto l’albero

ROMA – Quasi due italiani su tre (62%) per gli acquisti di fine anno e per le feste di Natale spenderanno la stessa cifra dello scorso anno ma c'è anche un 16% che prevede di spendere di più mentre un 22% conterrà gli acquisti per effetto della crisi. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dell'indagine 'Xmas Survey 2009' di Deloitte. Gli acquisti continueranno ad essere fatti, secondo la tradizione, dal 63%: fila per lo shopping davanti ai negozi, in prossimità dei principali appuntamenti di fine anno.

Mentre ben il 37% li acquisterà prima o dopo le feste quando le offerte sono piu' convenienti. Anche se il 78% degli italiani si dice contrario al tradizionale 'riciclo' dei doni indesiderati, c'è una minoranza del 22 per cento che si dice pronto a farlo nei negozi o su internet.

Per il cibo ben il 65% gli italiani è disposto a spendere la stessa cifra dello scorso anno, di più il 16% e di meno il 19%. Gli italiani, sottolinea la Coldiretti, non rinunciano quindi a pranzi, cenoni e ceste natalizie che alimentano i momenti di convivialità e rappresentano una tradizione consolidata del Belpaese. Complessivamente le intenzioni di spesa degli italiani sono tra le migliori a livello europeo dove si registra in media un calo del 6,3% rispetto al meno 2,5% nazionale dove si verifica però una sostanziale tenuta per l'alimentare (-1,2%) secondo Deloitte.

Ma per aiutare i consumatori a spendere, Adusbef e Federconsumatori chiedono di anticipare i saldi e detassare le tredicesime. Anche se i conteggi Cgia di Mestre, che attestano un incremento delle tredicesime, sono corretti ''le ricadute della crisi economica che ha determinato casse integrazioni, licenziamenti e allontanamento di migliaia di precari dai cicli produttivi – sottolineano i consumatori – avranno ripercussioni importanti sul potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso e contemporaneamente lo stesso avverra' anche dalla chiusura di decine di migliaia di esercizi commerciali e di botteghe artigiane'', sottolineano le associazioni.

Quindi se non si interverrà con ''manovre di forte agevolazione della domanda di mercato la situazione relativa ai consumi peggiorerà ulteriormente'', secondo Adusbef e Federconsumatori. Almeno per il mese di dicembre occorre decidere due cose: ''La prima una detassazione della tredicesima e la seconda una forte riduzione dei prezzi attraverso l'anticipazione dei saldi nel mese di dicembre. Solo così facendo si potrà dare una scossa, anche se ancora leggera perche' ben altro si dovrebbe fare, al mercato e quindi all'intera economia del nostro Paese''.