Home Attualità Casa: i Comuni aretini scrivono al Governo

Casa: i Comuni aretini scrivono al Governo

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Lettera di Alessandro Caporali, Presidente del Lode, al Presidente del Consiglio del Ministri. Ne ha dato comunicazione stamani all’assemblea dei Sindaci riuniti in palazzo comunale.
“L’emergenza casa è ormai tra le priorità del nostro Paese – si legge nella lettera del Livello Ottimale di Esercizio. Di fronte alla crescita della domanda, determinata anche dall’aggravamento della crisi economica, registriamo soltanto annunci di disponibilità da parte del Governo. Leggiamo di fondi pari a 200 milioni di euro, capaci di attivare fino a 3 miliardi di euro. Cifre ovviamente consistenti ma che non riteniamo in grado di realizzare i 100.000 alloggi promessi.
La gravità della crisi da una parte e la mancata consequenzialità tra annuncio ed erogazione dei finanziamenti dello Stato, mette i Lode e le Amministrazione comunali nella condizioni di non poter rispondere al crescente numero di domande. Rese ancora più pressanti dalla legittima aspettativa che l’annuncio di 100.000 alloggi ha creato. Quantità, inoltre, che non potrà essere certamente realizzata per la quale, stando all’attuale situazione del settore, richiede non 200 milioni o 3 miliardi ma almeno 20 miliardi di euro.
Nella realtà della provincia di Arezzo abbiamo una domanda pari a circa 2.000 alloggi che le attuali disponibilità degli enti locali non sono in grado di soddisfare nemmeno in minima parte.
Per queste ragioni ci permettiamo di sollecitare l’erogazione dei finanziamenti annunciati, tanto più che i 200 milioni in questione sono parte dei 550 stanziati dal Governo Prodi e che a livello locale non sono mai arrivati. Nella provincia di Arezzo abbiamo avuto solo un finanziamento di 1.250.000 frutto di un’anticipazione della Regione Toscana.
Chiediamo quindi che al più presto vengano attivate le erogazioni dei finanziamenti tanto più che gli enti locali della provincia aretina e Arezzo Casa hanno progetti che attendono solo di essere finanziati. L’auspicio è che la possibilità di accedere ai finanziamenti, ad oggi ancora riservata soltanto ai Comuni ad ‘alta densità abitativa, venga estesa a tutti i Comuni italiani”.