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Calcio, poker a Roma: la Juve non si ferma

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ROMA – La Juve cala il poker sul campo della Roma e continua a sognare lo scudetto. I bianconeri passano per 4-1 all'Olimpico e salgono a 62 punti, a 4 lunghezze dalla capolista Inter che deve ancora affrontare la Reggina. La Roma, condizionata da una serie impressionante di infortuni e squalifiche, resiste un'ora. Poi crolla e incassa il pesante ko che frena la rincorsa alla qualificazione in Champions League: con 46 punti, i capitolini rischiano di perdere terreno rispetto al Genoa, quarto a quota 48.

Difficile chiedere di più alla Roma in una serata in cui l'allenatore Luciano Spalletti deve affidarsi a 5 giocatori della Primavera in panchina. Nonostante l'emergenza, i padroni di casa destano un'impressione migliore nella fase iniziale dell'incontro. Il match si anima al 17', quando Grygera si addormenta e regala spazio a Riise: il norvegese crossa, Chiellini respinge la conclusione di Vucinic con un intervento provvidenziale. Gli errori abbondano e la qualità dello spettacolo non è granché. La luce per i torinesi si accende solo quando il pallone arriva tra i piedi di Giovinco. Il giovane talento innesca Iaquinta al 34' e l'attaccante colpisce: destro secco, 1-0. La Roma prova a reagire e si affida a Menez: il francese al 36' cerca la porta da posizione defilata, il diagonale è impreciso. Più pericoloso Vucinic al 38': destro dal limite dell'area, palla fuori di 1 metro.

Gli sforzi dei giallorossi vengono premiati all'inizio della ripresa. Loria è il più lesto su un corner da sinistra: tocco vincente, Buffon è battuto e l'1-1 è cosa fatta. L'equilibrio resiste poco, perché la Juve torna avanti con la prima vera azione confezionata nella ripresa. Una deviazione di Riise trasforma un cross di Salihamidzic in un assist prezioso per Iaquinta: colpo di testa, 2-1. I bianconeri hanno l'occasione per sferrare un colpo da k.o. al 62' con Del Piero che spreca una chance colossale: con Doni fuori causa, conclude debolmente e consente a Riise di salvare sulla linea. Al 67', però, nessuno può sostituirsi al portiere giallorosso quando Mellberg colpisce di testa indisturbato: 3-1. Il sipario cala definitivamente al 73', quando il neoentrato Nedved pesca il jolly: splendido sinistro al volo dal limite dell'area, 4-1. L'ultimo quarto d'ora serve a scoprire il 17enne D'Alessandro: il baby giallorosso cerca il gol all'esordio, Buffon gli nega la gioia.

Articlolo scritto da: Adnkronos