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Aborto, nuova condanna del Papa

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Aborto, nuova condanna del Papa. Benedetto XVI ai grandi: ''Aiutate l'Africa colma di speranza''
Duro monito di Ratzinger anche contro i comportamenti sessuali irresponsabili. E alla comunità internazionale chiede di volgere lo sguardo sul continente che è ''assetato di giustizia, di pace, di un sano e integrale sviluppo''

Luanda, 22 mar. (Adnkronos) – Una nuova netta condanna dell'aborto e di comportamenti sessuali irresponsabili e' venuta oggi dal Papa nel corso della messa celebrata a Luanda, in Angola, di fronte ad alcune migliaia di persone. Benedetto XVI e' tornato cosi' a toccare due degli argomenti che hanno suscitato un dibattito accesso in questi giorni: il problema degli stili di vita legato alle abitudini sessuali, che all'inizio del viaggio era stato collegato anche al problema della diffusione dell'Aids, e la questione dell'interruzione della gravidanza, gia' messa all'indice dal Papa in altre occasioni nel corso della sua visita in Camerun e Angola.

''E che dire di quell' insidioso spirito di egoismo – ha affermato il Pontefice nel corso dell'omelia – che chiude gli individui in se stessi, divide le famiglie e, soppiantando i grandi ideali di generosita' e di abnegazione, conduce inevitabilmente all'edonismo, all'evasione in false utopie attraverso l'uso della droga, all'irresponsabilita' sessuale, all'indebolimento del legame matrimoniale, alla distruzione delle famiglie e all'eliminazione di vite umane innocenti mediante l'aborto?''.

Benedetto XVI ha poi levato la sua voce contro la cupidigia che riduce in schiavitu' i piu' poveri e diventa strumento di rapina delle risorse dell'Africa privandola del futuro. ''Quanto grandi – ha scandito il Pontefice – sono le tenebre in tante parti del mondo! Tragicamente, le nuvole del male hanno ottenebrato anche l'Africa, compresa questa amata nazione di Angola''. ''Pensiamo – ha detto il Papa – al flagello della guerra, ai frutti feroci del tribalismo e delle rivalita' etniche, alla cupidigia che corrompe il cuore dell'uomo, riduce in schiavitu' i poveri e priva le generazioni future delle risorse di cui hanno bisogno per creare una societa' piu' solidale e piu' giusta, una societa' veramente ed autenticamente africana nel suo genio e nei suoi valori''.

Poi, il Papa ha sostenuto come la Chiesa, in Africa, sia al servizio della giustizia e della riconciliazione. ''Sono venuto in Africa – ha detto Ratzinger – proprio per predicare questo messaggio di perdono, di speranza e di una nuova vita in Cristo. Tre giorni fa, a Yaounde', ho avuto la gioia di rendere pubblico l'Instrumentum laboris della seconda Assemblea speciale per l'Africa del sinodo dei vescovi, che sara' dedicata al tema: La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace''. ''Vi chiedo oggi di pregare -ha aggiunto- in unione con tutti i nostri fratelli e sorelle in tutta l'Africa, per questa intenzione: che ogni cristiano in questo grande continente sperimenti il tocco risanante dell'amore misericordioso di Dio e che la Chiesa in Africa diventi 'per tutti, grazie alla testimonianza resa dai suoi figli e dalle sue figlie, luogo di autentica riconciliazione'''.

''Cari amici -ha detto ancora Benedetto XVI- e' questo il messaggio che il Papa porta a voi e ai vostri figli. Dallo Spirito Santo avete ricevuto la forza di essere i costruttori di un domani migliore per il vostro amato Paese. Nel battesimo vi e' stato dato lo Spirito per essere araldi del Regno di Dio, Regno di verita' e di vita, di santita' e di grazia, di giustizia, di amore e di pace''.

Il mondo, conclude poi papa Ratzinger, volti il proprio sguardo verso l'Africa, il grande continente colmo di speranza e assetato di giustizia. E' questo il messaggio conclusivo che Benedetto XVI ha voluto lanciare oggi all'Angelus celebrato a Luanda, in Angola, al termine della messa svoltasi nella spianata di Cimandola.

''La nostra preghiera sale oggi dall'Angola, dall'Africa – ha detto il Papa – ed abbraccia il mondo intero. A loro volta gli uomini e le donne di ogni parte del mondo che si uniscono alla nostra preghiera, volgano i loro occhi all'Africa, a questo grande Continente cosi' colmo di speranza, ma ancora cosi' assetato di giustizia, di pace, di un sano e integrale sviluppo che possa assicurare al suo popolo un futuro di progresso e di pace''.

E poco prima il Pontefice aveva affermato: ''Facendosi uomo come noi in tutto fuorche' nel peccato, Cristo ci ha insegnato la dignita' e il valore di ogni membro della famiglia umana. E' morto per i nostri peccati, per raccoglierci insieme nella famiglia di Dio''.