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Arezzo Festival, gran finale con John De Leo

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La voce straordinaria e unica di John De Leo chiuderà Arezzo Festival. L'artista, ex leader dei Quintorigo, sarà l'ospite clou della giornata conclusiva del festival, domani alle 23, presso l'Accademia dell'Arte di Villa Godiola, in località san Fabiano. John De Leo si presenterà nella formazione in quartetto, insieme a Fabrizio Tarroni alla chitarra e voce, Christian Ravagnoli al corno inglese, fisarmonica e pianoforte, e Dario Giovannini alla seconda chitarra e fisarmonica. John De Leo presenterà i brani del suo album da solista, “Vago Svanendo”, uscito nel 2007 per la Carosello records e accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico. Nella giornata conclusiva di Arezzo Festival previsti alle 18 anche il reading basato sulle poesie di Charles Bukowski “Oggi è solo salsa piccante” di e con il poeta Gianmarco Busetto e il musicista dei Baustelle, Nicola Manzan. Un viaggio musicale e poetico nel mondo dissacrante, cinico e maledetto dell'autore americano. Alle 19 in scena la finale e la premiazione del concorso “Sergio Manetti”, i cui finalisti Luca Rossi, Peppe Cavallari e Federica Salvatori presenteranno le loro perfomance davanti alla giuria formata da Martino Manetti dell'azienda agricola Montevertine, Alessandra Dori, Assessore alla formazione professionale della Provincia di Arezzo e Federico Batini, direttore di Nausika. Le proiezioni dei cortometraggi degli allievi del workshop sul montaggio digitale organizzato nell'ambito del festival e la proiezione del corto sulla vita del bandito aretino Gnicche, realizzato dai docenti del workshop, sono in programma alle 21 e a seguire alle 22 i pensieri, parole e musica di “Rock Notes”, con Drigo, chitarrista dei Negrita e Francesco Botti, tratto dall'omonimo libro di Drigo edito da Mondadori. Infine alle 23 l'atteso concerto di John De Leo, una delle voci più interessanti del panorama musicale nazionale. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito e si svolgeranno presso l'Accademia dell'Arte a villa Godiola, in località san Fabiano. Per informazioni 0575 380468 e [email protected]

John De Leo
Nato a Lugo di Romagna (RA) il 27 maggio 1970, John De Leo è la voce più interessante del panorama musicale italiano dell’ultimo decennio. Una voce-strumento – ora calda, grave, ora acuta e graffiante – le cui fondamenta soul sorreggono un articolato percorso che spazia dal rock al be-bop, fino alla musica contemporanea. Cantante, compositore, collaboratore e promotore di innumerevoli progetti artistici non strettamente a carattere musicale; dagli anni ’90 ad oggi ha collaborato con: Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu Quintet, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Enrico Rava, Alter Ego e Louis Andriessen, Nguyen Le, Gianluca Petrella, Gianluigi Trovesi, Alessandro Bergonzoni. John De Leo si è appasionato alla musica da autodidatta ed è cresciuto ascoltando quella americana degli anni ’40 e ’50, i dischi dei suoi genitori, Elvis Presley, Nat King Cole, Frank Sinatra e Platters. Verso i 20 anni, dopo le prime esperienze nelle cover-band, compone le prime canzoni inedite; per lui rifare le canzoni di altri autori è un procedimento utile per apprendere i codici dei vari generi musicali. Oltre ai musicisti rock, il genere più diffuso tra gli adolescenti, frequenta pianisti di estrazione classica incuriosito anche da quell’universo artistico. Apprende stili e linguaggi musicali differenti sul campo, questa è la sua palestra. Durante questo periodo, per mantenersi della professione del musicista, suona in una decina di formazioni e partecipa a numerosi concorsi musicali spesso con un buon esito. Vincere un concorso sovente significa avere la possibilità di incidere un brano inedito per una compilation; queste prime incisioni sono oggi rarità ricercatissime dai suoi fans. Fra i suoi tanti gruppi ricorda Roland’s Band, i Blues Mobile di San Marino con cui ha fatto le prime apparizioni in Rai e concerti in tutta italia davanti a migliaia di persone, e i Funk Urlo gruppo che sperimenta una commistione tra musica funk ed influenze jazzy. La scoperta del jazz e la vocazione al cross-over si esprimono anche nel duo con il chitarrista Fabrizio Tarroni, progetto ancora in vita dopo quindici anni di concerti. Un’altra esperienza importante è quella con il gruppo multietnico Metissage, nel quale John si cimenta nel canto in lingua araba. Il gruppo partecipa alla manifestazione internazionale della FAO e incide l’omonimo cd Metissage edito da “il Manifesto” per l’associazione S.O.S Razzismo.
Nel frattempo canta anche rock and roll con gli Hot Road Gang; dopo qualche tempo la formazione abbandonerà gli strumenti elettrici per passare a quelli classici è si chiamerà Quintorigo. Dal 1992 al 2004 è stato anima e leader di questo gruppo; alcune tappe storiche di John De Leo e Quintorigo: due Festival di San Remo (1999 e 2001) vincendo un Premio della Critica e due come Miglior Arrangiamento, tre partecipazioni al I° maggio di Roma (’99, 2001, 2002), il Premio Tenco ’99 per l’album “Rospo”. Fra le collaborazioni eccellenti di Quintorigo ricordiamo: Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis. Negli ultimi anni John de Leo collabora spesso con i rinomati jazzisti Enrico Rava, Rita Marcotulli, Gianluca Petrella. Paolo Fresu ospita De Leo nel concerto al Filarmonico di Verona per celebrare il ventennale del Paolo Fresu Quintet. La sua ricerca oggi cerca un sodalizio tra musica, letteratura e video arte (De Leo chiama questa operazione “videomusicazione dei testi”); con Furio Di Castri e Roberto Gatto ha musicato “Le città invisibili” di Italo Calvino, con Carlo Lucarelli ha presentato “Songs – esercizi spirituali per il nuovo millennio”, “Monsters” con Danilo Rea al Festival internazionale di Roccella Jonica ’04, “Racconti Italiani” con Stefano Benni per Romaeuropa Festival ’07, “Centurie” con Lietta Manganelli, figlia di Giorgio, all’ultimo Festival della Letteratura di Mantova. Spesso collabora con l’ensemble Alterego, avvicinandosi alla Musica Colta del xx secolo. Il 27 marzo 2004 all’Auditorium di Milano, per la Rassegna di Musica Contemporanea “Come to daddy”, in programma: “Nervi Saldi”. L’evento, prodotto e trasmesso da Radio Rai3, vede l’incontro di Alterego con John De Leo ed il compositore olandese Louis Andriessen. La continua ricerca nelle espressioni possibili della vocalità, ha condotto De Leo anche nell’arte del doppiaggio; ha doppiato alcune animazioni tra le quali ricordiamo “La Fiera dei Morti” di Stefano Vecchi e Barbara Dossi sul testo di Aldo Palazzeschi. Nell’animazione John De Leo è la voce narrante e recita in inglese per il pubblico europeo; in Italia è stata doppiata dal grande Paolo Poli. Durante la XXI edizione del Festival internazionale di Roccella Jonica, De Leo ha interpretato “Chiudete la cella” accompagnato al violoncello da Paolo Damiani e la voce recitante di Stefano Benni. Il Brano scritto dallo stesso Benni doveva essere musicato da Fabrizio de Andrè; la prematura scomparsa dello storico cantautore genovese aveva lasciato l‘opera incompiuta. Nel suo ultimo lavoro discografico, “Vago svanendo”, Joh De Leo ha collaborato con Stefano Benni (anche nell’incisione del medley “Vedrai Vedrai/Un giorno dopo l’altro/Repeat and Fade” per la compilation tributo a Luigi Tenco “Come Fiori in Mare” edita da Lylium produzioni nel 2001) che insieme ad Alessandro Bergonzoni è presente anche nel DVD allegato al Cd.

“Vago svanendo”, prodotto da Adele Di Palma (che per Cose di Musica cura anche il suo management), è il primo disco da solista di De Leo pubblicato il 9 novembre 2007 dalla Carosello Records.