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Successo per l’Orchestra Multietnica nel carcere di Arezzo

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AREZZO – L’assessore all’integrazione del Comune di Arezzo, Aurora Rossi, e gli assessori provinciali, Mirella Ricci ed Emanuela Caroti, hanno assistito, martedì 27 maggio, nel carcere circondariale di Arezzo, all’esibizione dell’Orchestra Multietnica e alla cerimonia finale del concorso nazionale organizzato da Edda Ardimanni, con il contributo di Comune e Provincia, “Dal disagio alla poesia” che ha coinvolto gli stessi detenuti alle prese con i versi scritti da loro omologhi dei vari carceri italiani. Ogni anno, ad Arezzo vengono premiate le tre opere poetiche vincitrici: nell’occasione, i detenuti di Arezzo hanno dimostrato coinvolgimento e capacità di lettura “poetica” come dei veri attori. Il primo premio è andato a un cittadino straniero detenuto in Puglia, il secondo a un detenuto lombardo, il terzo dell’Umbria. Le poesie pervenute sono state 692.
“Il carcere di Arezzo – hanno sottolineato i tre rappresentanti di Comune e Provincia – è da anni un luogo di cultura oltre che di reclusione. Gli spettacoli teatrali di Gianfranco Pedullà hanno fatto, per così dire, da apripista a tutta una serie di attività, rispetto alle quali il direttore della struttura Paolo Basco si è sempre dimostrato sensibile, adatte al riscatto e alla crescita di chi sta generalmente dietro le sbarre ma viene coinvolto per l’occasione in ruoli di recitazione. L’Orchestra Multietnica di Arezzo è stata poi particolarmente apprezzata e le sue musiche scandite da reiterato battito di mani. In seguito all’entusiasmo suscitato, è stata ‘costretta’ a promettere la replica dell’esibizione durante estate”.