
FIRENZE – Il filantropo canadese, Paul Polak, ha riscattato dalla povertà 12 milioni di persone diffondendo tecnologie a basso costo ed eco-compatibili. La presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai), Giulia Maria Crespi, ha, invece, salvato dall’abbandono e dal degrado centinaia di beni monumentali e ambientali. Quanto al politologo Giovanni Sartori conduce da anni una vibrante campagna ecologista, mentre l’agronomo Paolo Galeotti offre, da sempre, un suo inestimabile contributo all’arte del paesaggio legando ricerca scientifica, estetica e cura dei giardini medicei.
Oggi, a Firenze (Villa Bardini), i quattro vincitori della prima edizione del premio internazionale ambientalista Il Monito del Giardino hanno ricevuto la simbolica Stele d’Argento dal presidente dell’Ente Cassa di Risparmio, Edoardo Speranza, che promuove il progetto attraverso la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, e dal presidente della giuria Philippe Daverio (www.bardinipeyron.com).
Il premio in denaro (30 mila euro) è stato assegnato a Polak che con questa somma attiverà investimenti per 450 mila dollari. “Grazie al Monito del Giardino”, ha detto, “salveremo dall’indigenza altre 1800 famiglie del terzo mondo, dando un futuro a oltre 11 mila persone”.
A Giulia Maria Crespi e Sartori, invece, due preziose edizioni antiquarie (1759) del Candide di Voltaire. La presidente del Fai ha inviato al Monito del Giardino un messaggio video di augurio e di polemica: “L’Italia è il più bel paese al mondo e la Toscana la più bella regione d’Italia. Salviamole, iniziando col non fare, a Siena, il progettato aeroporto di Sovicille”. Il premio è stato ritirato dalla responsabile del comitato FAI toscano Maria Vittoria Rimbotti.
Graffiante l’intervento di Sartori: “Il problema ecologico, che è poi un problema di sopravvivenza del genere umano, ci sta esplodendo in mano senza che quasi nessuno – specialmente in Italia – ne avverta non solo la gravità, ma l’esistenza”.
Infine, Limone d’Argento per Galeotti. “Il nostro compito”, ha affermato, “è di proteggere il paesaggio e i giardini storici, che rappresentano un omaggio straordinario alla natura e all’intelligenza umana, e dai quali tanto si può imparare per salvare il pianeta”.
I quattro vincitori sono stati selezionati all’interno di una vasta rosa di candidati di alto prestigio. Nella giuria i filosofi della scienza Giulio Giorello e del paesaggio Massimo Venturi Ferriolo, il climatologo Giampiero Maracchi, l’esperto di sistemi d’acqua Pietro Laureano, il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, l’architetto di giardini Oliva di Collobiano, la giornalista di piante e fiori Rossella Sleiter, il giurista Carlo Alberto Graziani, la scrittrice e giardiniera Pia Pera, il giornalista Riccardo Monni in qualità di segretario.
Ha detto il presidente Speranza: “Il culto della natura è per l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze un elemento essenziale della sua missione. Istituzione non profit, privata, ha lo scopo statutario di valorizzare l’uomo e la comunità in cui vive, di tutelarne l’identità e sostenere la qualità della vita. Il Monito del Giardino ne è un’espressione, un simbolo legato al recupero di splendidi parchi per offrirli come luogo di delizia. Il premio vuole indicare esempi preziosi di attenzione e impegno per salvare e valorizzare la natura, secondo la concessione umanistica dell’Ente.
“Abbiamo premiato persone che si battono per l’ambiente nella pratica di ogni giorno”, ha aggiunto Daverio, “Il Monito del Giardino ha così svolto esattamente la propria missione”.