Dichiarazione dell’On. Donella Mattesini: "Il dibattito che si è aperto sul futuro della sanità aretina merita di essere sviluppato. Sul tavolo non ci sono questioni marginali: siamo di fronte al tentativo del Governo centrale di smantellare pezzi importanti della sanità pubblica con ovvi riflessi positivi su quella privata. In questo contesto è tutt’altro che ovvio ribadire i cardini del modello toscano di sanità che oggi viene messo a rischio: uguaglianza di trattamento, umanizzazione delle cure, salute come diritto per il singolo cittadino e dovere della collettività.
La Regione Toscana, distinguendosi da molte altre, ha fatto della programmazione sanitaria lo strumento che ha consentito di ottenere una razionalizzazione del servizio, senza introduzione di ticket aggiuntivi e garantendo nel contempo elevati standard assistenziali che la posizionano tra le migliori regioni italiane.
Quella Toscana, con il Piano Sanitario 2008/10, si è dotata di uno strumento innovativo che pone la persona e le sue necessità al centro della attenzione del Sistema Sanitario. Il territorio è il fulcro per raccogliere le nuove sfide delle malattie croniche che l’aumento della aspettativa della vita, specialmente nella nostra regione, determina.
In questa ottica si pone la riorganizzazione del concetto di Ospedale per intensità di cure che determina il rafforzamento del territorio e delle specialità mediche. Il futuro è quindi rappresentato non soltanto dall’ospedale ma anche da un’assistenza qualificata a domicilio che garantisca una continuità assistenziale dall’ospedale a casa. E questo con una completa presa in carico del paziente dal parte del servizio sanitario pubblico.
In questa ottica si è posto il nuovo Piano Attuativo Locale, in fase di discussione nella Conferenza dei Sindaci, che porterà risorse aggiuntive alla sanità aretina e rafforzerà discipline già proiettate nel territorio. Penso, in particolare, alla nutrizione artificiale domiciliare, broncopneumologia territoriale, cure palliative, diabetologia.
La riorganizzazione degli ospedali per intensità di cure omogeneizzerà in tutta la provincia la qualità delle prestazioni. Non sarà quindi importante la “localizzazione” dello specialista in quanto la prestazione potrà essere effettuata in qualsiasi ospedale o distretto o a casa del paziente.
Condivido quindi l’orientamento del PD provinciale di stimolare l’azienda sanitaria alla piena applicazione del Piano Sanitario Regionale e, uno volta approvato, del PAL. Siamo di fronte a trasformazioni profonde e quindi occorre la massima attenzione per evitare modelli organizzativi che potrebbero risultate contraddittori con l’obiettivo finale indicato dal Piano sanitario regionale. E’ necessario trasparenza con coinvolgimento di tutti, operatori della sanità, cittadini, istituzioni nel perseguimento di tali obbiettivi.
La vera sfida che ci troviamo ad affrontare e per la quale la Regione Toscana e il PD provinciale sono fortemente impegnati, è quella di un servizio sanitario regionale che risponda agli attacchi sempre più forti da parte del governo centrale finalizzati a smantellare parti importanti della sanità pubblica a favore di una sanità privata per pochi."