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Sangue infetto: aretina ottiene indennità dalla Cassazione

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Sangue infetto: aretina ottiene indennità dalla Cassazione

“Consapevolezza del diritto e tenacia. Con questi strumenti abbiamo ottenuta una giusta sentenza della Corte di Cassazione”. Giancarlo Gambineri, Direttore dell’Inca di Arezzo, commenta così l’esito di una lunga vicenda giudiziaria che il patronato, con l’avvocato Angelo Gargano, ha portato in fondo. Con un risultato: il Ministero della Salute corrisponderà ad una cittadina della provincia di Arezzo un’indennità di 106.000 euro.
“La storia ha avito inizio alla metà degli anni novanta – ricorda Gambineri. In quegli anni i controlli sul sangue per le trasfusioni non erano dei migliori e la nostra assistita, in seguito ad in intervento chirurgico a Bologna, fu infettata da epatite”.
La causa patrocinata dall’Inca ha seguito tutta la lunga trafila. La sentenza negativa di primo grado del Tribunale di Arezzo venne poi ribaltata in appello. Ed ora la decisione definitiva della Cassazione che ha dato ragione alla cittadina. Un riconoscimento che sarà accompagnato da un’indennità di 106.000 euro che dovrà essere erogata dal Ministero.