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Perugia, alla Rocca Paolina le ceramiche di Nino Caruso

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PERUGIA – Tra i più noti scultori ceramisti al mondo, Nino Caruso e la sua multiforme attività saranno al centro di una mostra ospitata dalla Rocca Paolina di Perugia.
"Nino Caruso on the road", questo il titolo della rassegna che si aprirà il 6 settembre e sarà visitabile fino al 26 ottobre, rappresenta non solo un'antologia di opere di Nino Caruso, ma anche un complesso itinerario che ripercorre la sua lunga carriera, documentando le numerose attività e il suo costante impegno rivolto allo studio, alla sperimentazione, alla promozione, alla didattica della materia ceramica.
Il percorso della mostra si avvia con le opere degli esordi di Caruso, una serie di sculture dai profili antropomorfi e zoomorfi realizzate tra il 1954 e il 1963 con la tecnica del colombino. Seguono alcuni pezzi della prima metà degli anni Sessanta, periodo in cui l'artista è interessato ad indagare le potenzialità espressive di altri materiali come il legno ed il metallo.
Le opere della seconda metà del decennio derivano da un nuovo tipo di ricerca basata sull'utilizzo del polistirolo, fino ad allora estraneo alle tecniche di lavorazione della ceramica. Con l'argilla allo stato liquido colata in forme derivate dal sezionamento di blocchi di polistirolo, lo scultore ottiene elementi modulari di molteplici fattezze e misure.
Da sempre interessato ai rapporti tra ceramica e architettura, Caruso avvia in questi anni proficue collaborazioni con le maggiori industrie ceramiche; ampio spazio della mostra sarà dedicato alla sua attività in qualità di designer. Lo scultore utilizza a lungo la tecnica del colaggio, proponendo sia pezzi di dimensioni contenute dalla forte articolazione plastica, sia enormi pannelli e "muri-scultura" che si accampano nello spazio del fruitore.
Negli anni '80 i motivi ispiranti il lavoro di Caruso attingono a civiltà del passato, etrusca in particolare: sono presentati in mostra steli, colonne, portali, scudi, sarcofagi. L'inaugurazione della mostra "Nino Caruso on the road", ospitata presso il "Cerp" della Rocca Paolina di Perugia, è prevista per sabato 6 settembre alle ore 18.
L'evento è promosso e organizzato dall'assessorato alle Attività Culturali della provincia di Perugia, con il supporto della fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, della fondazione Accademia dell'Artigianato Artistico – Este (PD) e di Eles di Todi, con il patrocinio della regione Umbria, del comune di Perugia, della fondazione Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia, della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Perugia e dell'associazione Italiana Città della Ceramica e si avvale, infine, della partecipazione del comune di Todi e del comune di Torgiano.
"Nino Caruso – ha sottolineato l'assessore provinciale alla Cultura, Pierluigi Neri – non ha bisogno di presentazioni, tanto è prestigiosa la sua figura nella storia dell'arte contemporanea. La mostra alla Rocca Paolina è stata pensata dallo stesso scultore come itinerario che ripercorre la sua lunga carriera artistica, costantemente rivolta allo studio, alla sperimentazione, alla promozione, alla didattica della materia ceramica.L'Umbria – ha concluso Neri – è stata fortunata ad avere Caruso come suo concittadino, da Perugia, con l'altissima funzione di docente e prestigioso direttore dell'Accademia di Belle Arti, a Todi, nella cui quiete e serenità ambientale la riflessione e l'azione creativa si sono esaltate nel suo magico e quasi inaccessibile laboratorio".
All'interno del percorso espositivo ospitato dal "Cerp", viene data anche ampia documentazione dell'impegno di Nino Caruso quale animatore di workshop, lezioni, convegni ed incontri con artisti ceramisti di fama internazionale, in Italia (ad esempio a Perugia, all'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" negli anni in cui ne è stato direttore artistico) ma soprattutto nelle maggiori Università statunitensi, e nei più noti centri di produzione ceramica dei paesi orientali.