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Non si possono ‘tagliare’ le radice della democrazia

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Non si possono ‘tagliare’ le radice della democrazia

AREZZO – Dichiarazione del vice Sindaco Donella Mattesini: "Delle due l’una: o seria discussione sui costi della politica o meschina polemica sulla credibilità delle istituzioni. Delle due l’una: o si fa politica o si fa spettacolo.
Le alternative cominciano ad essere secche. E’ fondamentale una seria e consapevole discussione sulla riforma della politica che determini anche la riduzione dei suoi costi. Riforma vuol dire, però, anche efficienza ed efficacia della politica e delle istituzioni locali. Bisogna discutere di tutto e non soffermarsi sui particolari.
La discussione sulla riduzione dei costi della politica non può partire dalle piccole radici, cioè le circoscrizioni ed i consigli comunali ma dagli alberi più alti e frondosi. Ad esempio il numero delle Camere, quello dei parlamentari, quello degli apparati ministeriali. Partiamo da qui e poi scendiamo. E non voglio mettere limiti al “dove” ed al “quanto” si possa tagliare. Certamente posso esprimere i miei dubbi sull’efficacia, ai fini della democrazia e della partecipazione, della cancellazione del decentramento o del rendere un “lusso” la partecipazione, a qualsiasi livello, alla vita delle amministrazioni locali. Sempre che non si pensi di fare un balzo all’indietro nella storia quando la politica ed il governo della “cosa pubblica” erano nelle mani dei nobili, cioè di coloro che potevano dedicarsi alla vita pubblica vivendo di rendita. La democrazia ha un costo e questo va difeso dalle sue stesse degenerazioni, quelle che si sono verificate negli ultimi decenni.
Il Comune di Arezzo ha fatto e continua a fare la sua parte: dalle auto blu alle spese di rappresentanza. Le risorse vengo concentrate laddove c’è reale bisogno per i cittadini, a cominciare dai servizi sociali e per l’infanzia, ai lavori pubblici, alla tutela dell’ambiente.
Può essere fatto di più? Discutiamo. Personalmente ritengo che le basi storiche della democrazia nel nostro paese non possano essere toccate e che per esse bisogna riflettere sulla loro reale efficacia ed efficienza in risposta ai bisogni dei cittadini. Le forbici possono essere usate: forse anche qui ma certamente altrove. E, in ogni caso, prima altrove e poi qui."