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Nanga Parbat, Nones e Kehrer: ”Stiamo bene

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BERGAMO – "Siamo fuori dalla via, stiamo bene, scendiamo dalla Buhl". Poche, ma cariche di speranza, le parole di Walter Nones e Simon Kehrer, i due alpinisti bloccati sul monte Nanga Parbat che nei giorni scorsi hanno perso il loro compagno Unterkircher, precipitato in un crepaccio.
I due, che hanno raggiunto il Bazin Glacier, sono riusciti finalmente a chiamare con il telefono satellitare calato ieri dall'elicottero di soccorso. La voce è sicura, squillante. "Stiamo bene – dice Walter Nones a Agostino Da Polenza, che dirige l'operazione di soccorso da Bergamo – Siamo all'estremità superiore della via Bhul. Domani mattina iniziamo la discesa. Stiamo bene, abbiamo gli sci". Il collegamento satellitare è ancora zoppicante, ma la conversazione si svolge senza intoppi.
Nones tenta di mettersi in contatto con Maurizio Gallo, al campo base di Fairy Meadows ai piedi della parete Rakhiot, per coordinarsi con lui e Mondinelli sulla discesa.
Erano le 10:50 quando al cellulare di Da Polenza è arrivato il primo segnale di chiamata. I due alpinisti hanno effettuato diversi tentativi prima di riuscire a stabilire, finalmente, un contatto voce con Marta, la fidanzata di Kehrer. Pochi istanti dopo hanno chiamato Da Polenza comunicando la loro posizione e le loro intenzioni.

Al momento non è possibile stabilire un contatto visivo perché la zona e circondata da nuvole e il maltempo impedisce la partenza di un nuovo sorvolo. Il meteo instabile, la finestra di bel tempo più breve del previsto e un problema tecnico dell'elicottero stanno infatti rallentando la ricognizione prevista sulla parete Rakhiot per seguire i movimenti dei due.