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Meningite: la situazione nella nostra provincia negli ultimi anni

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Meningite: la situazione nella nostra provincia negli ultimi anni

AREZZO – Le meningiti da meningococco, che hanno tanto allarmato l’opinione pubblica per un focolaio di casi in Veneto (7 casi, di cui 3 deceduti), fanno parte delle meningiti batteriche, che si manifestano con febbre alta, cefalea e rigidità nucale (difficoltà a piegare il collo), oltre alla possibilità di altri sintomi neurologici e generali (forte malessere, emorragie cutanee, coma).
Altre cause di meningite batterica sono rappresentate dallo pneumococco, dall’emofilo e da altri batteri comuni. Anche per il meningococco va ricordato che, soprattutto durante la stagione fredda, possono essere presenti molti portatori sani (10 –20%).
La situazione della nostra ASL , basata sul sistema di sorveglianza specifico (notifiche da parte dei medici), è riportata sotto.

In questo momento non si hanno scostamenti dal solito, visto che i vasi attesi sono da 1 a 3 nella Provincia di Arezzo e nel 2007 abbiamo avuto due casi nel periodo ottobre- novembre. Anche nella Regione Toscana l’andamento dei casi non ha subito modifiche rispetto agli scorsi anni.
Da diversi anni è in atto la vaccinazione contro l’emofilo nel primo anno di vita ed è anche disponibile il vaccino contro lo pneumococco, indicato per le fasce di età estreme (infanzia ed ultrasessantacinquenni) e per i portatori di patologie croniche
Da qualche tempo è disponibile un efficace vaccino per il meningococco di tipo C (uno dei due ceppi batterici presenti in Italia), che in Toscana da due anni viene offerto gratuitamente a tutti nuovi nati ed ai bambini fino ai 5 anni, oltre ad un altro vaccino più adatto ai viaggi internazionali.
Vista la situazione attuale, non c’è l’indicazione ad una vaccinazione d’urgenza contro il meningococco per le altre fasce di età, neanche per chi si reca nel Nord Italia, per cui la vaccinazione può essere programmata, tenendo presente anche che i rifornimenti di vaccino sono rallentati per l’aumento imprevisto di richieste a livello nazionale.
Per informazioni ci si può comunque rivolgere ai centri vaccinali della ASL, sia del dipartimento di prevenzione (Igiene Pubblica) che dei distretti.