TBLISI – La Russia ha iniziato oggi il ritiro dei suoi ultimi militari dispiegati a Poti, secondo l'accordo raggiunto lunedì scorso con il presidente francese Nicolas Sarkozy, nella sua veste di presidente di turno dell'Unione europea. "Qui non è rimasto più nessuno", ha detto il generale russo Alexei Kowalyov alla televisione 'Rossiya', commentando il ritiro dei militari e lo smantellamento dei posti di blocco nel porto georgiano, istituiti da Mosca subito dopo la guerra nell'Ossezia del sud.

Conferma del ritiro arriva dal portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Andrei Nesterenko. "Al momento – ha detto – è in corso il ritiro delle nostre forze di peacekeeping da queste postazioni". Dal canto suo, un funzionario del ministero degli Interni di Tblisi, Shota Utiasvhili, ha riferito della partenza dei soldati russi da un checkpoint su un ponte della strada principale di accesso a Poti e da un altro situato a qualche chilometro dal porto sul Mar Nero. "Le forze russe – ha detto – si sono ritirate completamente da Poti".

Entro lunedì, come assicurato dal presidente russo Dmitry Medvedev, non ci dovrà essere più in territorio georgiano alcun checkpoint, mentre entro l'8 ottobre dovranno essere stati ritirati dalla Repubblica caucasica tutti i militari russi.