IL CAIRO – Il gruppo composto da 11 turisti stranieri, tra cui cinque italiani, e otto accompagnatori egiziani sequestrato venerdì scorso nel sud dell'Egitto, sarebbe stato portato all'interno del territorio libico. A riferirlo è stata una fonte sudanese citata dalla tv al-Jazeera.

Secondo quanto reso noto dal quotidiano egiziano filo-governativo 'al-Ahram', i sequestratori sarebbero più di quattro e ben armati. "Al-Ahram ha appreso che i rapitori sono armati fino ai denti – si legge in un articolo – con loro hanno dei razzi portatili Rpg. Hanno agito a bordo di tre auto quando hanno assaltato la carovana di turisti e ciò indica che sono più di quattro i miliziani che hanno preso parte al sequestro avvenuto in territorio egiziano a poca distanza dal confine con Libia e Sudan".

Il presidente della commissione Affari esteri e comunitari alla Camera, Stefano Stefani, ha incontrato questa mattina, nel suo ufficio a Montecitorio, l'Ambasciatore d'Egitto in Italia, Ashraf Rashed. Durante l'incontro Stefani ha espresso preoccupazione per i turisti rapiti e ha confermato il continuo e costante filtro d'informazioni e di contatti con la Farnesina. ''Spero che questa vicenda – ha detto Stefani – possa risolversi positivamente e, soprattutto, in tempi brevi, in modo tale da evitare alle persone coinvolte ulteriori sofferenze''.

L'Ambasciatore egiziano, sottolineando che tra i rapiti ci sono anche sui connazionali, ha piu' volte ribadito che i rapitori non sono terroristi o appartenenti a gruppi politici ma semplici banditi. Ha inoltre confermato, secondo quanto si legge in un comunicato, che il governo egiziano sta collaborando strettamente con l'Unità di crisi della Farnesina affinché si giunga a una veloce soluzione del problema e, quindi, alla liberazione di tutti gli ostaggi.