PECHINO – Rischia di estendersi lo scandalo del latte in polvere contaminato che in Cina ha già ucciso tre neonati – le autorità cinesi parlano però di altri 158 bambini con gravi problemi renali – e fatto ammalare in tutto 6244 bambini. Il capo della all'amministrazione cinese per la qualità, Li Changjiang, ha infatti reso noto che il prodotto è stato esportato da due ditte produttrici in cinque paesi ma ha anche precisato che le aziende stanno cominciando a ritirare il prodotto esportato in Bangladesh, Myanmar, Yemen, Burundi e Gabon.
Intanto proseguono le indagini. Sono in tutto 22 le compagnie produttrici di latte in polvere che finora sono risultate positive ai controlli sulla presenza di melamina, un composto chimico responsabile dei decessi dei neonati e aggiunto dalle aziende per far sembrare il latte con più proteine. La polizia ha finora arrestato quattro persone e ne ha incriminato altre 22 ritenute responsabili della contaminazione.