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Al volante con il «cartellino»

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Al volante con il «cartellino»

AREZZO – La direttiva europea sull’orario di lavoro dei dipendenti delle imprese di autotrasporto è adesso anche legge dello Stato italiano.
“Le novità introdotte sono molte – ricorda Mauro Borgogni Coordinatore provinciale di CNA FITA. Sono infatti definite le operazioni che rientrano nell’orario di lavoro, fissato in 48 ore la durata della settimana lavorativa, istituito un nuovo registro per il controllo dell’ orario”.
Novità non proprio gradite al settore che ad Arezzo registra 850 imprese, prevalentemente monoveicolari, ossia senza dipendenti (70% circa). Un settore caratterizzato da forti tendenze negative, testimoniante anche dal recente fermo, e che derivano, in modo particolare, dall'impennata dei costi di gestione (combustibili, autostrade, assicurazioni, ecc.) ma anche dalla crisi economica in atto che ha portato ad una flessione della domanda di servizi.
Le novità legislative si aggiungono quindi ai problemi del settore e “ancora una volta si corre il rischio di generalizzare – commenta Giuseppe Brasini Presidente regionale di CNA FITA – non tenendo conto delle peculiarità fondamentali di un settore vitale per l’economia nazionale e per questo meritevole di maggiori attenzioni”.
Con lo scopo di fornire alle imprese gli strumenti per una corretta applicazione di queste norme, ma anche con l’intento di realizzare un primo momento di confronto fra le istituzioni e gli operatori, CNA FITA organizza per 22 febbraio alle ore 17,30 presso l’Hotel Minerva di Arezzo un seminario di approfondimento su “Orario di lavoro nelle imprese di autotrasporto: nuovi obblighi e vecchie problematiche”.
I lavori saranno aperti da una relazione di Simone Ponti Responsabile delle politiche del lavoro di CNA Arezzo, parteciperanno la dottoressa Patrizia Macchione della Direzione Provinciale del Lavoro e il Segretario nazionale di CNA FITA Maurizio Longo.
“Tutte le imprese di autotrasporto, ma anche tutti gli studi professionali – conclude Brasini – sono invitati a partecipare perché siamo convinti che questa iniziativa potrà contribuire a chiarire aspetti che corrono il rischio, se sottovalutati, di costituire una giungla in cui è difficile orientarsi”.