ROMA – Attacchi come quelli che ieri sono costati la vita a 10 militari francesi testimoniano sia la rinascita del potenziale militare dei talebani che il fallimento degli sforzi internazionali per ridare sicurezza al Paese: lo conferma ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL, Almas Bawar Zakhilwal, direttore della sezione canadese del Senlis Council, think tank con sede a Londra.
Studioso di origini afghane, Zakhilwal osserva che i leader occidentali hanno sbagliato nel valutare la forza dei talebani, che ora si trovano "ad un passo" dalla capitale Kabul. "Qualunque cosa stiamo facendo in Afghanistan, non sta funzionando", continua Zakhilwal. "Servono più soldati sul campo per far fronte alla minaccia aumentata e per rispondere ai talebani", aggiunge, ricordando che "il 2008 è stato l'anno più sanguinoso, gli attacchi sono stati più numerosi e più raffinati". Per l'esperto, questi successi militari hanno "avuto conseguenze psicologiche sulla popolazione afghana che non crede più che le truppe internazionali possano sconfiggere i talebani: e se pensano questo perderemo il loro supporto".
"I talebani hanno allargato le loro linee di azione: piccoli gruppi di miliziani sono operativi in varie aree del Paese, un fatto questo che complica le operazioni militari delle truppe della Nato", sottolinea l'analista, precisando che "gli attacchi di ieri mostrano che i talebani sono a un passo da Kabul. Sembra che i talebani stiano attaccando la capitale da tre lati: sud, ovest ed est".
Secondo Zakhilwal, oltre ad incrementare il numero degli effettivi sul campo, bisognerebbe fare di più per prevenire l'attraversamento del confine dei militanti dal Pakistan. "L'Afghanistan è cruciale nella guerra contro il terrorismo, poiché se si fallisce qui ne va della sicurezza globale, del terrorismo globale – spiega – E' l'Afghanistan non l'Iraq la chiave per vincere la guerra contro il terrorismo".
Il Senils Council è un'osservatorio indipendente che si occupa di sicurezza e di politiche di sviluppo e i suoi uffici di ricerca sono sparsi in tutto l'Afghanistan. L'organizzazione ha registrato le attività dei talebani dal 2006 e sulla base di questi elementi prevede un peggioramento della situazione nel Paese senza un cambio di strategia e un potenziamento a 80 mila unità delle forze internazionali.