AREZZO – L’impegno delle categorie economiche sugli studi di settore ha prodotto i primi risultati positivi. “Il Ministero delle Finanze – ricorda Giuseppe Ginepri, Direttore di Cna Arezzo – ha accolto le richieste delle organizzazioni firmatarie il Protocollo d’Intesa sugli Studi di Settore. In sintesi si tratta dell’adeguamento al livello minimo anche per gli anni e per gli studi, delle motivazioni da portare in sede di accertamento e dell’indice che misura il valore aggiunto per addetto”. Cna e le altre associazioni avevano anche sottolineato la necessità di andare ad un superamento dell’indicatore del valore aggiunto per addetto ed il Ministero ha accettato di fatto tutti i rilievi posti.
Tre sono gli elementi principali della nuova intesa. In primo luogo l’adeguamento al livello minimo. In considerazione del fatto che per la definizione degli indicatori di normalità economica è mancato il preventivo parere della Commissione degli esperti, sino alla revisione degli studi e, quindi, fino al superamento degli effetti del decreto del 20 marzo 2007, è ammesso l’adeguamento al livello minimo di ricavi derivante dall’applicazione degli indicatori medesimi, a condizione che tale livello non sia inferiore a quello di congruità puntuale previsto dagli studi.
Il secondo elemento è la motivazione in sede di accertamento. La necessità di motivare eventuali accertamenti per la parte di ricavi scaturente dall’applicazione degli indicatori di normalità economica rimane, come onere, a carico della Agenzia delle entrate fino alla sostituzione, a seguito di revisione ordinaria degli studi di settore, degli indicatori approvati con decreto del 20 marzo 2007.
Terzo ed ultimo punto, il valore aggiunto per addetto. L’indicatore sintetico “Valore aggiunto per addetto” finalizzato ad evitare fraudolente indicazioni di costi per ridurre il livello di congruità richiesto dagli studi di settore, in sede di revisione ordinaria degli studi medesimi verrà superato con l’indicazione di intervalli di costi coerenti con l’attività svolta dall’impresa. L’indicatore valore aggiunto per addetto verrà utilizzato dall’Agenzia delle Entrate quale variabile di controllo in sede di selezione degli accertamenti.
“Come Cna – conclude Ginepri – registriamo questa apertura da parte del Governo, ottenuta da un impegno di mobilità profuso in questi mesi dalla CNA e dalle altre organizzazioni firmatarie il Protocollo d’Intesa sugli Studi di Settore”.