AREZZO – "Che causavamo disagi era ovvio, visto che il 84% dei trasporti merci in Italia avviene su gomma. Ma non accettiamo di essere dipinti come scellerati che mettono a repentaglio i rifornimenti essenziali del territorio".
Così si esprimono i vertici provinciali delle Associazioni dell'autotrasporto di CNA Fita e Confartigianato Trasporti di fronte alle dichiarazioni apparse sui media secondo cui il fermo mette in crisi i servizi essenziali per i cittadini. Il settore ha un codice di autoregolamentazione che rispetta e che parla chiaro: sono esclusi dal blocco i rifornimenti per le ambulanze, per gli ospedali, le case di cura, le scuole, nonchè i servizi di raccolta e distribuzione del latte (a giorni alterni) e la distribuzione dei giornali.
In quest'ottica, proprio a seguito dell'incontro avvenuto in Prefettura, è partita un'operazione di rifornimento di carburante per i mezzi dell'Asl, il servizio anti neve della Provincia, il 118 e il trasporto pubblico locale.
Da segnalare poi che nel corso della scorsa notte sono stati fatti transitare veicoli che consegnavano generi alimentari destinati all'ospedale cittadino.
"I disagi di questi giorni – dichiarano CNA Fita e Confartigianato Trasporti della provincia di Arezzo – sono il frutto di una protesta che non sta trovando soluzione in sede governativa, ma la categoria è attenta ai bisogni essenziali del territorio ed intende continuare a manifestare il proprio dissenso senza far pesare la protesta sui settori più deboli e delicati della comunità".