MILANO – Un ‘pacchetto’ di misure a tutela del cittadino consumatore e un vademecum con le ‘Istruzioni per l’uso’, per conoscere le novità in arrivo e capire ancor meglio la liberalizzazione del mercato elettrico e le opportunità che essa offre.
Dal Primo luglio scatta la completa apertura del mercato e anche le famiglie italiane potranno scegliere liberamente il loro fornitore di energia elettrica: in vista di questo appuntamento sul sito dell’Autorità per l’energia www.autorita.energia.it arrivano le ‘F.A.Q. – Istruzioni per l’uso’, una serie di domande e riposte, aperte anche alle indicazioni di chi le consulterà.
Divise in cinque macro sezioni, sono dedicate rispettivamente alle informazioni su “La liberalizzazione per i clienti domestici”, “Il servizio elettrico nel mercato liberalizzato”, “Cambiare il venditore”, “Il Contratto” e “Confronto tra offerte economiche”.
Le domande a cui si dà risposta vanno così dai temi più generali (“Quali servizi vengono liberalizzati?”, “ La liberalizzazione porterà vantaggi?”), a quelli più tecnici (“Cosa cambia per il costo del servizio?”, “Chi legge il contatore?”, “Come si fa a cambiare il venditore?”, “Bisogna sostituire il contatore?”) o ancora più dettagliate (“Costa cambiare il venditore?”, “Cosa devo verificare in un contratto?”, “Quanto tempo ho per ripensarci?”, “Come faccio a confrontare i prezzi delle diverse offerte?”). In totale sono quasi 40 domande e risposte per avvicinare il cittadino-consumatore al mercato liberalizzato dell’elettricità.
Il ‘pacchetto 1° luglio’ con le misure dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas
Le ‘F.A.Q. – Istruzioni per l’uso’ sono l’ultima delle iniziative per promuovere una transizione positiva dal mercato “vincolato” a quello libero e ai relativi sistemi di tutela. In vista della liberalizzazione, l’Autorità ha già adottato un ‘pacchetto 1° luglio’ con una serie di interventi: il codice di condotta commerciale; le schede di confronto prezzi; l’elenco delle società di vendita qualificate; gli standard qualitativi per i call center; il ‘prezzo di tutela’ per l’energia e la tariffa di transizione – per mantenere un sistema di garanzie diffuse e, allo stesso tempo, assicurare una scelta libera, conveniente e consapevole al cittadino consumatore.
Da lunedì 2 luglio sarà anche attivo un call center con un numero verde 800.166.654 promosso dall’Autorità per l’energia e gestito dall’Acquirente Unico per informare i consumatori.
L’obiettivo della liberalizzazione, infatti, è di far sì che tutti i clienti finali possano via via beneficiare dei vantaggi prodotti da un crescendo della concorrenza, a favore di prezzi sempre più convenienti e di qualità dei servizi migliore. Qui di seguito, ecco che cosa cambia e gli ultimi provvedimenti messi in campo dall’Autorità per l’energia.
Che cosa succede dal 1° luglio
Dal 1° luglio 2007 in Italia, come nel resto d’Europa, scatta la completa liberalizzazione della domanda di energia, in attuazione delle Direttive UE 54 (elettricità) e 55 (gas) del 2003. Si tratta di una ‘rivoluzione’ che nel nostro Paese riguarda quasi 30 milioni di famiglie che potranno rivolgersi a venditori di energia elettrica anche diversi da quello da cui sono state rifornite sino ad ora, scegliendo l’offerta ritenuta più interessante.
Attualmente poteva cambiare fornitore di elettricità solo chi aveva una partita Iva. Per il gas, invece, tutti i consumatori possono scegliersi il venditore già dal gennaio 2003, in quanto l’Italia ha anticipato le scadenze europee sulla liberalizzazione.
Tariffe addio: che cosa cambia con il passaggio dal ‘vecchio’ al ‘nuovo’ sistema
Fino al 30 giugno le famiglie italiane hanno pagato la bolletta dell’energia elettrica in base a tariffe fissate dall’Autorità (D2 o D3). La più diffusa è la D2, applicata a tutte le famiglie residenti con potenza impegnata fino a 3 kW (kilowatt); vi è poi la tariffa D3 applicata ai non residenti (in pratica le seconde case), e ai residenti con una potenza impegnata oltre i 3 kW. Queste tariffe, oltre alle imposte, comprendevano sostanzialmente tre gruppi di voci: l’energia e la sua commercializzazione, i costi di trasporto e misura, gli oneri generali del sistema elettrico (contributi per la ricerca, le fonti rinnovabili, lo smaltimento scorie nucleari, etc) previsti per legge.
Dal 1° luglio, si esce dal vecchio sistema delle tariffe e si passa a bollette calcolate sommando prezzi e tariffe. Il prezzo dell’energia sarà determinato liberamente dal mercato, tramite le offerte delle diverse società di vendita. Restano invece soggetti a tariffe dell’Autorità le altre voci: i servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia (che necessitano di infrastrutture e non possono essere messi in concorrenza) e gli oneri generali di sistema già citati. La nuova bolletta, dunque, sarà composta, oltre che dalle imposte, da un prezzo (dell’energia) e una tariffa (per i servizi legati a infrastrutture).
Come funzionerà il servizio: venditori e distributori
Nel mercato libero, le imprese di vendita al dettaglio acquistano l’energia elettrica all’ingrosso per venderla ai propri clienti, inviano le bollette per il pagamento del servizio e garantiscono ai clienti le prestazioni commerciali indicate nel contratto.
Il distributore, da parte sua, continua ad assicurare che il trasporto dell’energia sulla rete avvenga con continuità ed efficienza fino al contatore incluso e interviene in caso di guasto sugli impianti che portano l’energia alle case.
La tutela dei consumatori
L’Autorità per l’energia, anche sulla base del decreto legge n. 73 del 18 giugno 2007, ha predisposto una serie di iniziative e di strumenti, in modo da assicurare un sistema di tutele, in particolare alle famiglie e ai piccoli consumatori.
Per i clienti che non scelgono un venditore sul mercato libero, è comunque garantito un servizio di buona qualità a un prezzo ragionevole da parte di specifici venditori presenti nelle diverse aree del Paese. Si tratta di ‘condizioni standard’ previste dal decreto del governo e fissate dall’Autorità. Tali ‘condizioni standard’ riguardano i prezzi dell’energia (che ogni venditore dovrà obbligatoriamente includere fra le proprie offerte ai piccoli consumatori) ed i livelli minimi di qualità commerciale.
Venditori e distributori dovranno continuare a rispettare gli standard minimi di qualità (p. es. tempestività nel fornire le prestazioni maggiormente richieste dai clienti, tempo massimo per un nuovo allacciamento, o per riparare un guasto del contatore).
Nuova agevolazione sociale e sconti alle categorie più bisognose
La definizione di nuove agevolazioni sociali per i clienti domestici si rende necessaria perché nell’attuale sistema, con la tariffa D2, se si consuma poco, si paga l’energia elettrica meno del suo costo; invece, se si consuma molto, o se si ha la tariffa, si paga molto di più per sussidiare gli altri. Il sussidio attuale, quindi, non è legato ad alcun criterio di necessità o di condizione sociale, bensì ai soli consumi.
La riforma di questo meccanismo di sussidi incrociati, è allo studio e sarà possibile non appena il Governo avrà indicato i criteri necessari per definire una nuova e migliore protezione sociale, individuando le categorie più bisognose (bassi livelli di reddito, famiglie numerose, malati che necessitano di apparecchiature energivore). Per motivi di gradualità di impatto sulla clientela, i sussidi incrociati saranno ancora presenti dopo il 1° luglio, trasferiti però sulle voci soggette a tariffa. Da parte sua l’Autorità ha proposto un meccanismo di “sconti” da applicare a qualsiasi proposta commerciale che anche i consumatori “bisognosi” vogliano liberamente scegliere per soddisfare al meglio le proprie esigenze.
Altre iniziative dell’Autorità per il 1° luglio
Il Codice di condotta commerciale: nuove regole per gli operatori
Dal 1°gennaio 2007 l’Autorità ha introdotto il Codice di condotta commerciale con le regole comportamentali e di correttezza e trasparenza che i venditori devono applicare per la promozione delle offerte, la conclusione o la modifica del contratto, in modo da garantire ai clienti tutte le informazioni necessarie e la possibilità di confrontare i prezzi delle offerte. (Delibera n. 105/06)
Bollette più semplici e trasparenti
L’Autorità ha approvato una Direttiva sulla trasparenza dei documenti di fatturazione dei consumi di elettricità. In sostanza, la bolletta dell’energia elettrica è stata modificata migliorandone la leggibilità, la comprensibilità, la chiarezza e la completezza, per consentire al cliente di verificare più agevolmente consumi e spese.
La bolletta deve inoltre contenere alcune informazioni aggiuntive per agevolare il cliente nel rapporto con il fornitore (ad esempio come inoltrare un reclamo, le procedure in caso di mancato o tardivo pagamento della bolletta) e prevedere uno “spazio” per le comunicazioni dell’Autorità ai clienti; inoltre, deve contenere informazioni sulla tipologia di consumo (consumi medi giornalieri, annuali, se possibile ripartiti in fasce orarie) e, in prospettiva, sul mix di fonti per la produzione di elettricità e la tipologia degli impianti.
(Delibera n. 152/06)
Una scheda per confrontare le offerte
Per ridurre la possibilità di comportamenti poco trasparenti e agevolare le scelte, l’Autorità ha reso obbligatoria una scheda di confronto prezzi che i venditori devono presentare insieme alle nuove proposte commerciali per forniture a partire dal 1° luglio. La scheda evidenzia, per cinque diversi livelli di consumo, la spesa annua presunta se il cliente aderisce all’offerta commerciale proposta, la spesa annua presunta nel caso opti per le condizioni standard dell’Autorità, le differenze tra le due alternative sia in valori assoluti che in percentuale. (Delibera n. 110/07)
Su Internet un elenco di società di vendita per facilitare la scelta del consumatore
Da luglio, sarà consultabile sul sito internet dell’Autorità un elenco delle società di vendita che soddisfano alcuni requisiti di affidabilità, per permettere ai consumatori di conoscere meglio i venditori sul mercato. L’iscrizione all’elenco è volontaria, ma per poter ottenerla i venditori devono possedere alcuni requisiti, definiti dall’Autorità, che riguardano ad esempio la solidità finanziaria e la diffusione della propria rete commerciale sul territorio. (Delibera n. 134/07)
Migliore qualità del servizio dai call center dei venditori
L'Autorità ha fissato standard di qualità obbligatori anche per i call center delle aziende di vendita, per migliorare il loro livello di servizio (es: standard minimi sulla semplicità di accesso, chiamate gratis almeno da rete fissa, tempi di attesa massimi). Per le aziende che daranno ai clienti un’assistenza migliore rispetto ai requisiti minimi stabiliti è prevista una “graduatoria di merito” dei call center basata su un sistema di punteggio. (Delibera n. 139/07)
Regole più semplici di recesso per i clienti domestici
L’Autorità ha armonizzato le regole sul diritto di recesso (l’azione unilaterale che estingue un rapporto contrattuale in corso) rendendole più semplici e quanto più favorevoli possibile per i consumatori. Ad esempio, sia per l’elettricità che per il gas, il tempo di preavviso, che il consumatore deve dare al proprio fornitore, non può essere superiore ad un mese; di contro, il preavviso del fornitore al consumatore non può essere inferiore a sei mesi, salvo diverso accordo fra le parti. (Delibera n. 144/07)
Il call center e il numero verde
Un altro strumento a disposizione del cittadino consumatore, è il Servizio di informazione sulla liberalizzazione del mercato elettrico assicurato dal call center, promosso dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas e attivato dall’Acquirente Unico. E’ possibile contattare il call-center per:
Telefono al n° verde 800.166.654
Fax al n° verde 800.185.024
e-mail all’indirizzo [email protected]
Altre iniziative allo studio per agevolare i consumatori a confrontare le offerte
L’Autorità intende inoltre individuare ulteriori strumenti per aiutare i clienti a confrontare i prezzi delle diverse offerte, quali, ad esempio, la definizione di indici sintetici; motori di calcolo della spesa annua del cliente; siti indipendenti di comparazione delle offerte, etc. Questi temi sono al centro di un “tavolo” di confronto già aperto con le Associazioni dei consumatori e delle imprese di vendita.