
AREZZO – Parte domani all’interno dell’Anfiteatro Romano di Arezzo il primo Copyleft festival italiano, organizzato dall’associazione culturale “InProspettiva” con il contributo del Comune di Arezzo, della Provincia di Arezzo, della Biblioteca Città di Arezzo e con il patrocinio dell’Istituto Francese di Firenze. Il festival ha come obbiettivo la diffusione della filosofia copyleft, tra un pubblico eterogeneo e non esclusivamente composto di addetti ai lavori, attraverso gli artisti i tecnici e gli intellettuali italiani che, ognuno secondo le proprie competenze, portano avanti la filosofia del copyleft avvalendosi di licenze creative commons o similari per regolamentare le proprie opere. Tra gli ospiti del venerdì il festival si sposta all’interno dell’Anfiteatro aretino, per una tre giorni caratterizzata dalla varietà di proposte letterarie, musicali, teatrali.
Nella prima giornata di festival da segnalare la presentazione di “Venti sigarette a Nassirya”, di Francesco Trento ed Aureliano Amadei, un racconto sulla strage di Nassirya narrata dal punto di vista di chi vuole guardarvi con i propri occhi, come uno qualunque di noi. Ancora venerdì, lo spettacolo teatrale Undc9, scritto e diretto dal poliedrico artista bolognese Gabriele Ciampichetti. Uno spettacolo critico e fortemente ironico circa la versione ufficiale dei fatti dell’undici settembre 2001, preceduto da un dibattito condotto dallo scrittore e saggista Emanuele Montagna, con Massimo Mazzucco, uno dei maggiori esperti italiani sul tema, in collegamento skype da Los Angeles.
Il sabato vedrà salire sul palco dell’anfiteatro la Compagnia Fantasma, gruppo di attori bolognesi da anni impegnati nella lettura teatrale di storie tratte da opere di narrativa. Ad Arezzo leggeranno e musicheranno brani tratti da La strategia dell’ariete, romanzo scritto dai Kai Zen, collettivo di scrittori italiani che nel pomeriggio presenteranno il libro al pubblico aretino. Sempre sabato interessante la tavola rotonda Copyleft vs. copyright, dove assieme ad esperti quali il giurista Simone Aliprandi e lo scrittore Marco Philopat si discuterà del futuro delle licenze creative commons e del loro attuale impiego in ambito creativo.
Attesi ospiti della domenica il collettivo di scrittori bolognese Wu Ming. Da anni impegnati nella diffusione della cultura del copyleft, tra i primi in Italia a pubblicare libri in regime di creative commons, i cinque arrivano ad Arezzo per presentare il loro nuovo romanzo, Manituana, e per mettere in scena Pontiac, reading/concerto ispirato a Manituana. Un testo inedito, 12 letture che insieme a musica e immagini raccontano la cosiddetta rivolta di Pontiac del 1763, sollevazione indiana contro la Corona Britannica che ha molto da dirci sugli Imperi di oggi e le motivazioni profonde delle nuove Guerre di Frontiera. Un nuovo capitolo nell’indagine che Wu Ming conduce da anni sulle vicende di uomini e donne in rivolta.
Guardando poi alla musica, oltre a gruppi interessanti come Rein e Razmataz spicca il nome di Giorgio Canali, personaggio di culto della della scena indie rock italiana, ex chitarra dei CSI e dei PGR. Assieme ai suoi Rossofuoco chiuderà la giornata di sabato. E ancora presentazioni, workshop, dibattiti, mostre, associazioni e case editrici con pubblicazioni in creative commons. Tutto questo all’interno di un festival che guarda al cambiamento ed all’innovazione nell’ambito della regolamentazione delle opere dell’ingegno come ad uno degli aspetti chiave per migliorare il livello di conoscenza, consapevolezza e civiltà di un popolo.