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Caso Peppermit e Garante della Privacy

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Caso Peppermit e Garante della Privacy

ROMA – Ci sono voluti 10 giorni, ma alla fine il Garante della Privacy ha risposto al pressing organizzato da Adiconsum a tutela dei consumatori che hanno ricevuto dalla casa discografica tedesca Peppermint la richiesta di pagare 330 euro per avere scaricato da internet la loro musica.

Per raggiungere questo risultato sono servite:
• le centinaia di raccomandate che Adiconsum ha fatto inviare dai consumatori, che hanno richiesto l'assistenza alle oltre cento sedi territoriali, al Garante della Privacy;
• i numerosi comunicati stampa riportati anche dai maggiori quotidiani e dal sito di Beppe Grillo;
• i cordiali, ma pressanti contatti intrapresi dal Segretario Generale Paolo Landi con il Presidente Pizzetti.

Alla fine, finalmente, il Garante si è convinto a veder chiaro in questa assurda storia che vede coinvolti oltre 5000 cittadini italiani.

Ora i consumatori possono tirare un sospiro di sollievo, perché al loro fianco, oltre ad Adiconsum, hanno l'istituzione più qualificata a far chiarezza sulla liceità della richiesta della Peppermint, e se tutto sia avvenuto rispettando i diritti di protezione dei dati personali.

Adiconsum ricorda a tutti i consumatori coinvolti che possono comunque continuare a rivolgersi a tutte le nostre sedi per ricevere la necessaria assistenza.

Articlolo scritto da: FONTE: Adiconsum